Faccio partecipi i lettori del mio blog dell'appello dell'amico sacerdote Houssam dell'Iraq a pregare per i cristiani del suo Paese ed a portare con loro il peso di questa persecuzione.
Mi segnala un sito (http://www.h2onews.org/), nel quale si può leggere ed ascoltare la testimonianza sull'ultimo attentato alla chiesa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso.
Per leggere l'articolo: http://www.h2onews.org/italiano/1-eventi/224447121-chi-siamo-noi-cristiani-dell
Si legge, tra l'altro: «(…) I cristiani dell’Iraq hanno sperimentato in maniera profonda il senso della vita perché ne hanno vissuto le gioie dopo averne gustato l’amaro delle tristezze; ne hanno vissuto la speranza dopo aver sperimentato la potenza della tragedia; ne hanno vissuto il riso dopo aver versato le lacrime; e ne hanno vissuto il sorriso dopo aver visto la volontà rotta dalla violenza. Questi sono realmente i cristiani dell’Iraq. Volete un esempio di tutto questo?!
Ve lo mostra la chiesa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, che vi parlerà a nome di tutti i cristiani dell’Iraq e vi darà esempi scritti col sangue dei suoi martiri.
(…) E voi cristiani dell’Iraq, se la tristezza riempie le vostre anime e non vedete il futuro, guardate lassù, al Dio dei Cieli e della Terra, e ricordatevi bene di chi siete e fatelo sapere al mondo!
Che le coscienze vedano quanto ci sta accadendo, e che sentano coloro che hanno tappato gli orecchi e parlino coloro che hanno serrato le labbra e dicano che siamo noi, i cristiani dell’Iraq!».
Attualmente si trovano 26 vittime dell’attentato di Bagdad a Roma, al policlinico Gemelli. Altri sono in Francia. Sembra che nessuno voglia più ritornare in Iraq. Allora, dice l'amico Houssam, è un successo per gli aggressori: promuovere sempre di più l'esodo dei cristiani.
Ho notizia che il giorno 25/11 prossimo, alle ore 17:00, ci sarà una S. Messa a Roma in S. Pietro per la pace nell'Iraq.
E' veramente triste quello che succede, i media non ne parlano quasi, e i cristiani martiri dell'Irak sembrano invisibili, lontani e dimenticati.
RispondiEliminaPer fortuna il Signore esiste e li già presi accanto a se nella gloria.
Questo silenzio è anche pericoloso per il futuro di tutti i cristiani d'oriente.
Un abbraccio