Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


lunedì 27 settembre 2010

Con la semplicità dei bambini


Vivere con semplicità, con quella semplicità dei bambini di cui parla il vangelo (cf Lc 9,46-48): esempio di vero servizio evangelico, per tutti, ma in particolare per chi è chiamato ad un servizio specifico, come il sacerdote o il diacono:
«Nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: "Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande"».
Come i bambini… che come tali hanno un rapporto vero con il Padre e di conseguenza con tutti.
È la semplicità di chi ama, di chi si pone in un atteggiamento continuo di amore con chiunque, di chi vede e ama Dio dappertutto e sempre, di chi si abbandona a Lui.

Ricordando oggi san Vincenzo de' Paoli, mi tornano alla mente le sue parole, quando parla dell'amore verso i poveri: «Il servizio dei poveri deve essere preferito a tutto. Non ci devono essere ritardi. Se nell'ora dell'orazione avete da portare una medicina o un soccorso a un povero, andatevi tranquillamente. Offrite a Dio la vostra azione, unendovi l'intenzione dell'orazione. Non dovete preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il servizio dei poveri avete lasciato l'orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia un'opera di Dio per farne un'altra. Se lasciate l'orazione per assistere un povero, sappiate che far questo è servire Dio. La carità è superiore a tutte le regole, e tutto deve riferirsi ad essa. È una grande signora: bisogna fare ciò che comanda».
"Lasciare Dio per Dio…", tanto è lo stesso Gesù che amo, dentro di me nella preghiera o fuori di me nei fratelli.
È essere semplici, della semplicità di Dio.


1 commento:

  1. Oggi l'uomo discerne su tutto, vuol vedere, toccare con mano, sembra che non creda più a nulla, invece è diventato credulone.
    La semplicità e l'amore per la conoscenza vera di Dio è un dono speciale, che il Signore fa proprio ai più piccoli, a quelli che non si credono grandi e sapienti, ma sono umili di cuore.
    Un caro saluto a te e alla tua famiglia :)

    RispondiElimina