Questa sera, mentre imponevo le ceneri assieme al parroco sul capo dei fedeli e rivolgevo l'invito a "convertirsi e a credere al vangelo", ripetevo a me stesso, tante volte quante erano le persone, questo invito alla conversione: erano rivolte primariamente a me quelle parole perché fosse tutta la mia persona (e non solo un gesto rituale) ad invitare gli altri ad una vita più degna del vangelo e così non vanificare la grazia di questo periodo speciale.Come la terra si apre all'aratro per ricevere la semente, così la terra della nostra anima, arata dai digiuni, si apre per ricevere la semente della parola».

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