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sabato 12 marzo 2016

La Misericordia di Dio nell'Anno Liturgico
 V settimana di Quaresima




Siamo all'ultima settimana di Quaresima: riprendo le meditazioni sulla «Misericordia di Dio nel cammino dell'Anno Liturgico», come proposte da fr. Luigi Colombotti ofm: «una ricerca della misericordia di Dio, tenendo presente i testi che parlano della misericordia, nella Messa e nella Liturgia delle Ore».





V Settimana di Quaresima

PER CRISTO, LA MISERICORDIA DIO SPEZZA LE CATENE DELLA COLPA E CI DONA LA PERFETTA COMUNIONE

Con il primo peccato l'uomo è stato escluso dalla comunione con Dio ma nella condanna c'era già la promessa della salvezza.(Cf Gen 3,15). Con la chiamata di Abramo la misericordia di Dio inizia a farsi storia e parte proprio da un ritorno alla comunione tramite l'offerta di un'alleanza, ad Abramo chiede fedeltà: In quei giorni Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «Quanto a me, ecco la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni. La terra di Canaan dove sei forestiero, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio. Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione» (Gio/Gen 17,3-9).
[…]
Il Dio dei padri predilige gli ultimi, li ama con tenerezza materna, sta a fianco e libera la vita dei poveri. […]
Il Figlio di Dio Gesù di Nazaret agisce nello stesso modo. Infatti se gli uomini non condannano perché sono peccatori, può forse condannare Colui che è venuto per salvare? […]
La magnanimità misericordiosa di Dio non solo non si lascia condizionare dalle resistenze umane, ma già prima che il rifiuto diventi aperto e chiaro, ci ha riconciliati a Sé mediante la morte del Figlio suo. Infatti Dio dimostra il suo amore per noi, perché mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Lun/UL Resp. 2 Lett.). La decisione di Dio è senza equivoci: ha stabilito Cristo come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue (Ven/UL Resp. 2 Lett.). Ecco perché il Padre guardando il sacrificio di Cristo non può fare a meno di avere pietà di noi e di donare la sua misericordia a tutti quelli che veramente si pentono (Lun/UL 2 Lett./S. Giovanni Fisher). […] La nostra delizia di discepoli di Gesù perché Gli abbiamo creduto, è quella di rimanere nella sua Parola: essa ci rende liberi […]. Divenuti un solo uomo con Lui, come Lui sappiamo essere benevoli, misericordiosi, disposti al perdono […] (Mer/Vesp Lett. br.).
[…]
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