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sabato 21 settembre 2013

Se il tuo occhio è semplice


«Mentre andava per via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì» (Mt 9,9).

«Ma ora – afferma Papa Francesco nell'omelia di oggi a Santa Marta – Matteo sente nel suo cuore lo sguardo di Gesù che lo guardava… E quello sguardo lo ha coinvolto totalmente, gli ha cambiato la vita. Uno sguardo che ti porta a crescere, ad andare avanti, che ti incoraggia, perché ti vuole bene. Ti fa sentire che Lui ti vuole bene…».

Essere guardati da Gesù… E guardare tutti gli altri come Gesù li guarda… Guardarli da Gesù…
Come testimoniare questo personale incontro con Gesù e come rendere fecondo il mio essere per gli altri? Illuminato dalla scena di Gesù che vede e chiama Matteo, ho riletto questo scritto di Chiara Lubich, dal titolo "Se il tuo occhio è semplice", che riporto.

«Quanti prossimi incontri nella tua giornata - dall'alba alla sera - in altrettanti vedi Gesù. Se il tuo occhio è semplice, chi guarda in esso è Dio. E Dio è Amore e l'amore vuole unire, conquistando. […] Guarda fuori di te: non in te, non nelle cose, non nelle creature: guarda al Dio fuori di te per unirti con lui. Egli è in fondo ad ogni anima che vive e, se morta, è il tabernacolo di Dio che essa attende a gioia ed espressione della propria esistenza.
Guarda dunque ogni fratello amando e l'amare è donare. Ma il dono chiama dono e sarai riamato. Così l'amore è amare ed essere amato: è la Trinità. E Dio in te rapirà i cuori, accendendovi la Trinità che in essi riposa magari, per la grazia, ma vi è spenta. […] Guarda dunque ad ogni fratello, donandoti a lui per donarti a Gesù e Gesù si donerà a te. È legge d'amore "Date e vi sarà dato" (Lc 6,38). Lasciati possedere da lui [dal fratello] - per amore di Gesù -, lasciati "mangiare" da lui - come altra Eucaristia -; mettiti tutto al servizio di lui, che è servizio di Dio, ed il fratello verrà a te e t'amerà. […] L'amore è un fuoco che compenetra i cuori in fusione perfetta. Allora ritroverai in te non più te, non più il fratello; ritroverai l'Amore che è Dio vivente in te. E l'Amore uscirà ad amare altri fratelli perché, semplificato l'occhio, ritroverà sé in essi e tutti saranno uno […] E attorno a te crescerà la comunità come attorno a Gesù: dodici, settantadue, migliaia… È il Vangelo che affascinando - perché Luce in Amore - rapisce e trascina».
(da Città Nuova, n. 17/2013, p. 43)

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