Del numero 167 della Rivista Il Diaconato in Italia ho riportato, nel mio sito di testi e documenti, alcuni articoli:
Partecipazione, responsabilità, legalità
di Roberto Davanzo
«I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. […] (dalla Lettera a Diogneto).
La radice evangelica della Lettera è Rm 13,1-8:
1. Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio.
2. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna.
3. I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fa' il bene e ne avrai lode,
4. poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male.
5. Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza.
6. Per questo dunque dovete pagare i tributi, perché quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Dio.
7. Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse, le tasse; a chi il timore, il timore; a chi il rispetto, il rispetto.
8. Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Leggi tutto…
Vocazione e profezia
di Filippo Morlacchi
La Chiesa può vantare una tradizione educativa davvero luminosa ed esemplare. La liturgia prevede addirittura formulari speciali per i "santi educatori", quasi a ricordare che il campo dell'educazione è uno spazio caratteristico per la maturazione della santità. Tra i santi educatori, molti sono stati i sacerdoti; ma - mi chiedo - è mai possibile immaginare un sacerdote che non sia anche un educatore? Infatti «l'educazione è il complesso degli atti mediante i quali i genitori rendono ragione al figlio della promessa che essi gli hanno fatto mettendolo al mondo» (G. Angelini, Il figlio. Una benedizione, un compito, Vita e Pensiero, Milano 1991, p. 188); ebbene, il sacerdote, che mediante il battesimo genera alla vita nuova, non sarà forse tenuto a rendere ragione della promessa di vita eterna e della "grande speranza" che egli stesso consegna ai battezzati insieme alla grazia sacramentale? La paternità spirituale comporta necessariamente una forma di impegno educativo, anzi è in sé stessa atto educativo in quanto "relazione generativa". Leggi tutto…
E tu di dove sei?
di Paola Castorina
I luoghi della diaconia sono molteplici e complessi, a partire da quelli più stereotipati e forse meno indagati, come la famiglia e la scuola. I diaconi che a vario titolo si trovano a essere padri, mariti, insegnanti, formatori, e talvolta stranieri a casa propria di fronte ai nuovi flussi migratori, sono invitati a guardare questa vita ordinaria attraverso un'ottica che ne mette a fuoco alcune discrasie. E il servizio chiede di essere compiuto con il cuore pieno di speranza e gli occhi lucidi di consapevolezza.
Terre lontane: Tra i diaconi che servono la Parola, ce ne sono molti che servono la parola come atto generante relazione. Perché ogni relazione è un seme che mette radici dove queste sono state tagliate. […]
La nostra terra: Tra i diaconi che servono la Parola, ce ne sono molti che servono la parola come atto primigenio. Perché ogni relazione è un atto di fiducia che mette radici dove non ce ne sono mai state. […]
I nostri figli?: Si chiama entry point. È il "punto di ingresso" del consumatore alla marca. Quando si vuole offrire un prodotto a bambini sempre più piccoli, tecnicamente si dice che "si abbassa l'entry point", cioè l'età del target. […]
Servire oggi: Tra i diaconi che servono la Parola, ce ne sono molti che sono disposti a rimettersi in discussione. Perché ogni relazione è un atto di fiducia che ti rinnova e chiede un radicamento sempre diverso, un po' oltre dove eri arrivato. […] Leggi tutto…
Laboratorio del futuro
di Paola Ricci Sindoni
La storia della Chiesa, anche quella più recente sta lì a testimoniare quanto la comunità cristiana abbia fatto e continui a fare in ordine all'educazione delle giovani generazioni. Non bisogna disperdere questo potenziale, anche perché l'azione educativa che si svolge nelle parrocchie, negli oratori, nei percorsi formativi di gruppi, associazioni e movimenti ha caratteristiche peculiari che difficilmente si trovano in altre agenzie educative. La comunità cristiana è il luogo dove ci si abitua da un lato a porsi le domande fondamentali sull'esistenza, dall'altro ad ascoltare gli altri. Inoltre offre la possibilità di fare esperienza di una socialità più ricca di quella consentita dalla famiglia e al contempo meno strutturata di quella sperimentata nella scuola. La comunità stessa diventa anche una palestra di responsabilità e di crescita dei giovani verso valori umani imprescindibili. Leggi tutto…
Nessun commento:
Posta un commento