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sabato 11 dicembre 2010

Accogliere con amore


Leggo dal vangelo di Matteo: «Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto, anzi hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro» (17,12). Difficilmente coloro che manifestano la volontà di Dio e la sua presenza nella storia degli uomini hanno una vita facile e sono accolti "a braccia aperte".
Queste parole mi portano a guardare in modo particolare e nuovo a coloro che a vario titolo mi esprimono la volontà di Dio, così anche quando mi pongo di fronte ad un mio superiore.
Sento che posso accogliere pienamente questo segno della presenza di Dio nella mia vita solo se sono nell'amore. Allora non sarò un esecutore di ordini, sia pur illuminati, ma sarò l'espressione concreta della volontà del Padre, la sua manifestazione in me e negli altri.
Così il diacono nel suo rapporto col sacerdote: nell'accoglienza reciproca essi esprimeranno, nella comunità, la particolare volontà di Dio nell'essere segno speciale della presenza di Gesù.

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