Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


domenica 1 maggio 2011

Un grazie a Giovanni Paolo II


Giornata piena, emozionante. Avremmo potuto partecipare comodamente in casa o da amici e vederci alla televisione la cerimonia della beatificazione di Giovanni Paolo II. Però era nostra intenzione scendere, dai Castelli Romani dove abitiamo, a San Pietro, nonostante alcuni ci avessero sconsigliato, dato il grande afflusso di pellegrini. Essere lì non è la stessa cosa che stare davanti alla TV, anche se la veglia l'abbiamo seguita da casa.
Così con Chiara, mia moglie, alle prime luci dell'alba ci siamo alzati e siamo scesi al capolinea della metropolitana diretti a San Pietro.
Era per noi fare un vero pellegrinaggio! Troppe cose ci legano a Giovanni Paolo II… Già alla sua morte avevamo fatto la stessa esperienza, in fila assieme a tanti…
Ora era come andarlo a ringraziare, di persona, per la sua costante vicinanza… e per le tante grazie spirituali ricevute e ad affidargli tante altre persone e situazioni… e tutta la nostra vita. A riprendere con rinnovata coscienza cosa significhi e comporti l'affidamento totale a Maria…
Non potevamo aspettare di trovarci in una posizione vantaggiosa… ma poco importava: bastava esserci. Quando siamo arrivati, già tutta la piazza e dintorni e via della Conciliazione erano piene di pellegrini. Le strade laterali chiuse al passaggio. Ci fermiamo nelle adiacenze di una via laterale che ci sembrava potesse andare, anche se eravamo abbastanza lontani… E lì aspettiamo… con pazienza e in raccoglimento per non disperderci e sfruttare così ogni momento…
Verso le 10, prima che inizi la Messa, si apre una transenna di fronte a noi che porta in via della Conciliazione. Ci avviamo subito, riconoscenti per quella insperata nuova situazione. Troviamo un posto ai piedi di un pilone dove possiamo anche sederci. Non potevamo vedere granché, ma ci bastava.
Gioia, riconoscenza, commozione… soprattutto quando, alla proclamazione del nuovo Beato, è apparso sugli schermi il suo ritratto: sentivamo la sua presenza, percepita anche dalla commozione di Benedetto XVI, quasi in colloqui personale con lui.
La grande folla che ci attorniava non ci disturbava e, come avvolti da un uno velo invisibile, abbiamo gustato interiormente momenti speciali… come l'aver potuto anche ricevere la Comunione: un sacerdote infatti è passato proprio poco distante da noi.
La benedizione finale di questi "due papi" ci ha riaccompagnati a casa.


Nessun commento:

Posta un commento