Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


venerdì 11 luglio 2008

Saper vedere

13 luglio 2008 – 15a domenica del Tempo ordinario (A)

Parola da vivere


Beati i vostri occhi perché vedono
e i vostri orecchi perché ascoltano
(Mt 13,16)


Gesù è colui che i profeti e i giusti hanno desiderato ascoltare e vedere; è il dono promesso da Dio.
Noi abbiamo la beatitudine di ascoltarlo e di vederlo nella misura in cui ci avviciniamo a Lui riconoscendo la nostra cecità e la nostra sordità. È lui che ci guarisce quando noi glielo chiediamo.
Tutti noi siamo invitati a compiere un passaggio perché la Parola non resti un mistero, ma diventi beatitudine di chi vede che la promessa di Dio sta per realizzarsi: è necessario aprire il cuore, gli orecchi e gli occhi al Signore, avvicinarsi a Lui e ascoltarlo, pronti a riconoscere la nostra durezza di cuore. Lui c'è; Lui parla: importante per noi avere questa convinzione.
Il Gesù che riceviamo nell'Eucaristia, che ascoltiamo nella parola della Liturgia e della Chiesa è lo stesso che incontriamo nel fratello, nella voce della coscienza, nel fatto che ci capita, nella Parola che leggiamo. Si tratta di chiedere al Signore che apra il nostro cuore, la nostra mente, la nostra vista e l'udito perché possiamo cogliere i segni della sua presenza. Niente capita a caso, ma tutto è dono. Dono di Dio da accogliere e da far fruttificare. Allora anche noi saremo beati perché nella nostra esistenza quotidiana vediamo Lui e lo ascoltiamo.

Testimonianza di Parola vissuta

Sono una mamma di quattro bambini e la mia vita è tutta in casa: preparare i pasti, stirare i vestiti, fare la spesa, lavare e pulire, preparare il lavoro al marito, intervenire nei litigi, aiutare a fare i compiti... Mi annoiavo a ripetere tutti i giorni le stesse cose. Da ragazza poi frequentavo spesso la Messa anche nei giorni feriali e facevo la meditazione tutti i giorni: ora sentivo un po' di rimorso perché mi sembrava di trascurare il Signore.
Una domenica alla Messa ho sentito leggere il Vangelo di Gesù che dice: "Avevo fame e mi hai dato da mangiare, avevo sete e mi hai dato da bere, ero senza vestito, ero malato, ero in prigione... ciò che fai al più piccolo dei miei fratelli lo fai a me". Ho provato tanta gioia e serenità: quante volte al giorno, come mamma, do da mangiare e da bere, vesto, curo, istruisco, correggo, pulisco e metto a posto... Ho cominciato a fare tutte queste azioni, che è mio dovere fare, con più attenzione, pensando di farle a Gesù.
Ora sento di essere sempre con Lui e ogni azione diventa importante, la faccio con maggior cura e mi pesa di meno.

(A.M., Italia)

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola)

Nessun commento:

Posta un commento