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mercoledì 30 ottobre 2019

I santi della porta accanto


Solennità di Tutti i Santi
Apocalisse 7,2-4.9-14 • Salmo 23 • 1 Giovanni 3,1-3 • Matteo 5,1-12a
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Appunti per l'omelia
(dall'Esortazione apostolica Gaudete et exsultate di papa Francesco)

«Rallegratevi ed esultate» (Mt 5,12), dice Gesù a coloro che sono perseguitati o umiliati per causa sua. Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente.
I santi che già sono giunti alla presenza di Dio mantengono con noi legami d'amore e di comunione. Lo attesta il libro dell'Apocalisse quando parla dei martiri che intercedono: «Vidi sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano reso. E gridarono a gran voce: "Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e veritiero, non farai giustizia?"» (6,9-10). Possiamo dire che «siamo circondati, condotti e guidati dagli amici di Dio. Non devo portare da solo ciò che in realtà non potrei mai portare da solo. La schiera dei santi di Dio mi protegge, mi sostiene e mi porta.

I santi della porta accanto
Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della Chiesa militante. Questa è tante volte la santità "della porta accanto", di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio, o, per usare un'altra espressione, "la classe media della santità".
La santità è il volto più bello della Chiesa. Ma anche fuori della Chiesa Cattolica e in ambiti molto differenti, lo Spirito suscita «segni della sua presenza, che aiutano gli stessi discepoli di Cristo».

Il Signore chiama
Vorrei ricordare la chiamata alla santità che il Signore fa a ciascuno di noi, quella chiamata che rivolge anche a te: «Siate santi, perché io sono santo» (Lv 11,44; 1Pt 1,16). Il Concilio Vaticano II lo ha messo in risalto con forza: «Muniti di salutari mezzi di una tale abbondanza e di una tale grandezza, tutti i fedeli di ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a una santità la cui perfezione è quella stessa del Padre celeste» (LG 11).
«Ognuno per la sua via», dice il Concilio. Dunque, non è il caso di scoraggiarsi quando si contemplano modelli di santità che appaiono irraggiungibili. Ci sono testimonianze che sono utili per stimolarci e motivarci, ma non perché cerchiamo di copiarle, in quanto ciò potrebbe perfino allontanarci dalla via unica e specifica che il Signore ha in serbo per noi. Quello che conta è che ciascun credente discerna la propria strada e faccia emergere il meglio di sé, quanto di così personale Dio ha posto in lui (cfr 1Cor 12,7) e non che si esaurisca cercando di imitare qualcosa che non è stato pensato per lui. Tutti siamo chiamati ad essere testimoni, però esistono molte forme esistenziali di testimonianza. Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova. Sei una consacrata o un consacrato? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Hai autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personali.
Lascia che la grazia del tuo Battesimo fruttifichi in un cammino di santità. Lascia che tutto sia aperto a Dio e a tal fine scegli Lui, scegli Dio sempre di nuovo. Non ti scoraggiare, perché hai la forza dello Spirito Santo affinché sia possibile, e la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo nella tua vita (cfr Gal 5,22-23). Quando senti la tentazione di invischiarti nella tua debolezza, alza gli occhi al Crocifisso e digli: "Signore, io sono un poveretto, ma tu puoi compiere il miracolo di rendermi un poco migliore". Nella Chiesa, santa e composta da peccatori, troverai tutto ciò di cui hai bisogno per crescere verso la santità. Il Signore l'ha colmata di doni con la Parola, i Sacramenti, i santuari, la vita delle comunità, la testimonianza dei santi, e una multiforme bellezza che procede dall'amore del Signore, «come una sposa si adorna di gioielli» (Is 61,10).
Questa santità a cui il Signore ti chiama andrà crescendo mediante piccoli gesti. Per esempio: una signora va al mercato a fare la spesa, incontra una vicina e inizia a parlare, e vengono le critiche. Ma questa donna dice dentro di sé: "No, non parlerò male di nessuno". Questo è un passo verso la santità. Poi, a casa, suo figlio le chiede di parlare delle sue fantasie e, anche se è stanca, si siede accanto a lui e ascolta con pazienza e affetto. Ecco un'altra offerta che santifica. Quindi sperimenta un momento di angoscia, ma ricorda l'amore della Vergine Maria, prende il rosario e prega con fede. Questa è un'altra via di santità. Poi esce per strada, incontra un povero e si ferma a conversare con lui con affetto. Anche questo è un passo avanti.

La tua missione in Cristo
Per un cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un cammino di santità, perché «questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione» (1Ts 4,3). Ogni santo è una missione; è un progetto del Padre per riflettere e incarnare, in un momento determinato della storia, un aspetto del Vangelo. Tale missione trova pienezza di senso in Cristo e si può comprendere solo a partire da Lui. In fondo, la santità è vivere in unione con Lui i misteri della sua vita. Consiste nell'unirsi alla morte e risurrezione del Signore in modo unico e personale, nel morire e risorgere continuamente con Lui.

Più vivi, più umani
Non avere paura della santità. Non ti toglierà forze, vita e gioia. Tutto il contrario, perché arriverai ad essere quello che il Padre ha pensato quando ti ha creato e sarai fedele al tuo stesso essere. Dipendere da Lui ci libera dalle schiavitù e ci porta a riconoscere la nostra dignità.
Ogni cristiano, nella misura in cui si santifica, diventa più fecondo per il mondo.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5,12)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoghe Parola-sintesi a suo tempo pubblicate:
 Beati i poveri in spirito (Mt 5,3) (1° novembre 2018)
(vai al testo)
 Gesù si mise a parlare e insegnava loro (Mt 5,2) (1° novembre 2017) (vai al testo)
 Beati i misericordiosi (Mt 5,7) (1° novembre 2016) (vai al testo)
 Beati i poveri in spirito ( Mt 5,3) (1° novembre 2015) (vai al testo…)
 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia ( Mt 5,7) (1° novembre 2014) (vai al testo…)
 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio ( Mt 5,8) (1° novembre 2013) (vai al testo…)
 Rallegratevi ed esultate, grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5,12) - (31/10/2008)
(vai al post "La promessa della gioia piena")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
 Felicità, meta irraggiungibile? (31/10/2018)
  Le Beatitudini, il cuore del Vangelo: il desiderio prepotente di un mondo totalmente diverso (31/10/2017)
  Come farsi santi? (31/10/2016)
  Nelle Beatitudini la regola della santità (30/10/2015)
  La santità è innamorata dell'oggi (30/10/2014)
  Ciò che sta più a cuore a Dio: la nostra felicità! (31/10/2013)
  La gioia del Cielo (31/10/2012)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2019)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2018)
  di Cettina Militello (VP 10.2017)
  di Cettina Militello (VP 9.2016)
  di Luigi Vari (VP 9.2015)
  di Marinella Perroni (VP 9.2013)
  di Marinella Perroni (VP 9.2012)
  di Marinella Perroni (VP 9.2011)
  di Giovanni Cavagnoli (VP 9.2014)
  di Claudio Arletti (VP 9.2010)
  di Claudio Arletti (VP 9.2009)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno A)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno B)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno C)

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COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
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  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2019)
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