16a domenica del Tempo Ordinario (B)
Geremia 23,1-6 • Salmo 22 • Efesini 2,13-18 • Marco 6,30-34
(Visualizza i brani delle Letture)
Appunti per l'omelia
Venite in disparte e … riposatevi un po'
Dietro a questo "in disparte" ci può essere il senso del brano di oggi. Il servizio alla comunità (gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato), o tanti altri servizi, richiede a volte molto impegno, ma occorre superare il rischio di trasformarlo in attività frenetica, valutata secondo criteri di produttività aziendale.
L'invito al "riposo", da una parte, esprime tutta l'attenzione amorosa di Gesù alla dimensione "umana" del nostro agire, dall'altra è richiamo a scoprire il "come" del nostro fare: non vale anzitutto quanto si fa, ma il come lo si fa.
Prima di mettere in atto progetti, è necessario un confronto sincero con il Maestro: non si possono elaborare programmi senza un costante richiamo al Vangelo. Di qui il senso della preghiera, della meditazione, dalla riflessione comunitaria sulla Parola di Dio, della "pausa" domenicale nell'Eucaristia. Diversamente scelte ed iniziative rischiano di essere dettate da criteri umani: alle volte, dietro il paravento di opere caritative e benefiche, si nascondono obiettivi meno nobili, ambizioni, desideri di potere, vuoti da riempire.
Ciò che vale nel rapporto con Gesù ha un significato profondo anche nel rapporto tra noi: nella vita di coppia, di famiglia, di rapporti lavorativi… sono necessari momenti di "riposo" accompagnati da dialogo e confronto perché ciò che si vive non si trasformi in routine, in un dato scontato, in un riempire col "fare" mancanze di attenzione e di affetto (come dire: "io faccio tanto per te, e tu …!).
Ebbe compassione di loro … si mise a insegnare loro molte cose
L'incontro con la folla suscita in Gesù una reazione emotiva così forte che il verbo usato da Marco esprime un sentimento di tenerezza che rivela la profondità dell'amore di Dio verso la sofferenza e la povertà dell'uomo. Nell'emozione di Gesù, la comunità cristiana coglie l'unico sentimento che anche lei deve lasciar trasparire: sempre e solo misericordia.
L'episodio si chiude con un'immagine stupenda: "… ebbe compassione di loro, perché erano come pecore senza pastore". Riprendendo l'immagine del pastore, Marco indica in Gesù la guida inviata da Dio, non quindi gli scribi, i farisei, i rabbini, i capi politici … perché costoro pascevano se stessi e non il popolo. Gesù è il vero pastore (modello di ogni autorità) perché rivela un cuore sensibile ai bisogni della gente, un cuore che subito percepisce di quale cibo hanno fame e di quale acqua hanno sete.
Per questo, è oltremodo interessante che la prima conseguenza della "compassione" non è il "fare" (cioè, dare da mangiare), anche se poi Gesù moltiplica i pani (cfr. domenica prossima), ma è l' "insegnare molte cose": aiutare a scoprire il senso di ciò che si è e si fa.
Il modo in cui si prendono decisioni, in cui si elaborano progetti, in cui si gestiscono crisi sociali e politiche nasce dalla visione con cui guardiamo alla "persona umana", alla convivenza dei popoli, alla storia.
-------------
Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Gesù… ebbe compassione di loro (Mc 6,34)
(vai al testo…)
PDF formato A4, stampa f/r per A5:
Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
• Venite in disparte... e riposatevi un po' (Mc 6,31) - (19/07/2015)
(vai al testo…)
• Venite in disparte in un luogo deserto (Mc 6,31) - (22/07/2012)
(vai al testo…)
• Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù (Mc 6,30) - (17/07/2009)
(vai al post "Stare insieme a Lui")
Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
• Nella consapevolezza del nostro limite (17/07/2015)
• La vita con Gesù (16/07/2012)
Commenti alla Parola:
• di Luigi Vari (VP 6.2015)
• di Marinella Perroni (VP 6.2012)
• di Claudio Arletti (VP 6.2009)
• di Enzo Bianchi
(Illustrazione di Stefano Pachì)
Nessun commento:
Posta un commento