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domenica 31 dicembre 2017

Con sincera gratitudine


Il ringraziamento più grande per questo anno che sta per terminare e che il Signore ci ha donato è la certezza che il Padre non ci abbandona mai.
Tanti sono gli avvenimenti, lieti e meno lieti, che hanno accompagnato questo anno.
Primo fra tutti, la gioia e la gratitudine per questi 40 anni che il Signore ci ha donato di condivisione totale nel matrimonio: gratitudine senza limiti, al di là di ogni nostra deficienza; esperienza vitale, magari sofferta ma gratificante, della partecipazione alla fedeltà di Dio.
E poi la nascita di Niccolò, l'ultimo nipotino!
In questo contesto familiare, la gioia di condividere la nostra chiamata alla diaconia nella Chiesa, con altri fratelli nel diaconato… La gioia di poter offrire alle persone che ci sono affidate, come ne siamo capaci, un riflesso di quell'amore che lo Spirito ha "riversato nei nostri cuori".
Gioia e gratitudine, nonostante le incertezze e le ingiustizie che la vita presente, nel mondo e nella società in cui viviamo, ci riservano; non ultima la chiusura del cuore di molti verso le moltitudini di migranti, "uomini e donne in cerca di pace, che cercano un luogo dove vivere in pace", come scrive papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata mondiale della pace.
Monito per ogni credente e non: «L'hai fatto a me… Non l'hai fatto a me»!

E poi, non ultima, ma sicuramente la più significativa, l'esperienza personale e familiare della presenza di Maria nella nostra vita. Presenza che riscopriamo sempre più come un balsamo che ci lega fra noi e con Gesù, in un abbandono filiale al Padre, nelle cui mani affidiamo la nostra vita, sorretti dalla forza e dalla luce dello Spirito.

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