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venerdì 10 febbraio 2017

Andare al cuore della legge per far fiorire la persona


6a domenica del Tempo ordinario (A)
Siracide 15,15-20 • Salmo 118 • 1 Corinzi 2,6-10 • Matteo 5,17-37
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Non crediate che sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti…, ma a dare pieno compimento
Ogni parola di Gesù, pur nella sua sconcertante apparente contraddizione, converge verso un obiettivo: far emergere l'anima segreta, andare al cuore della norma.
Il Vangelo non è un manuale di istruzioni, con tutte le regole già pronte per l'uso, già definite e da applicare. Il Vangelo è maestro di umanità, non ci permette di non pensare con la nostra testa, convoca la nostra coscienza e la responsabilità del nostro agire, da non delegare a nessun legislatore. Allora cerco di leggere più in profondità e vedo che Gesù porta a compimento la legge lungo due linee: la linea del cuore e la linea della persona.

La linea del cuore

Fu detto: non ucciderai…; ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello…
Chiunque alimenta dentro di sé rabbie e rancori, è già in cuor suo un omicida. Gesù va alla sorgente, là dove si forma ciò che poi uscirà all'esterno come parola e gesto. Ed allora l'invito: ritorna al tuo cuore e guariscilo, poi potrai curare tutta la vita. Va alla radice che genera la morte o la vita. Dice infatti l'evangelista Giovanni: «Chi non ama suo fratello è omicida» (1Gv 3,15). Il disamore uccide. Non amare qualcuno è togliergli vita; non amare è per ciascuno un lento morire.

La linea della persona

Fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore
Non dice: se tu, uomo, desideri una donna; se tu, donna, desideri un uomo. Non è il desiderio ad essere condannato, ma quel "per"… Vale a dire, quando tu ti adoperi con gesti e parole allo scopo di sedurre e possedere l'altro, quando trami per ridurlo a tuo oggetto, tu pecchi contro la grandezza e la bellezza di quella persona. È un peccato di adulterio nel senso originario del verbo adulterare: tu alteri, falsifichi, manipoli, immiserisci la persona. Le rubi il sogno di Dio, l'immagine di Dio.
Perché riduci a corpo anonimo, lui o lei che invece sono abisso e cielo, profondità e vertigine. Pecchi non tanto contro la morale, ma contro la persona, contro la nobiltà, l'unicità, il divino della persona.

Lo scopo della legge morale non è altro che custodire, coltivare, far fiorire l'umanità dell'uomo. A questo fine Gesù propone un unico salto di qualità: il ritorno al cuore e alla persona. Allora il Vangelo è facile, umanissimo, felice, anche quando dice parole che danno le vertigini. Non aggiunge fatica, non cerca eroi, ma uomini e donne veri.

(spunti da Ermes Ronchi)

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Fu detto agli antichi... ma io vi dico... (Mt 5,21)
(vai al testo…)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata:
 Sia il vostro parlare "Sì,sì", "No, no" (Mt 5,37) - (16/02/2014)
(vai al testo…)
 Sia il vostro parlare "Sì,sì", "No, no" (Mt 5,37) - (13/02/2011)
(vai al testo…)

Commenti alla Parola:
  di Cettina Militello (VP 1.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 1.2014)
  di Marinella Perroni (VP 1.2011)
  di Enzo Bianchi

(Illustrazione di Stefano Pachì)

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