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venerdì 27 luglio 2012

Un pane condiviso


17a domenica del T. O. (B)

Appunti per l'omelia

Da questa domenica, per quattro settimane, la liturgia ci introduce, dal vangelo di Marco al capitolo VI di Giovanni, con la moltiplicazione dei pani ed il successivo discorso nel quale Gesù rivela il vero significato di tale prodigio.
"Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei" (Gv 6,3-4). La scena evangelica evoca un'altra scena, quella dell'Esodo e di un altro monte, quello del Sinai, dove la Pasqua antica è sostituita dalla passione e risurrezione di Gesù. Come era successo che Dio sfamò il suo popolo con la manna nel deserto, ora è Gesù che sfama la folla con altri pani, prefigurazione di quel banchetto eucaristico, dove Dio sostiene il suo popolo con la parola e la "carne" del Figlio. È una folla che segue Gesù perché spinta dal bisogno, come succede sempre. Anche se la fede è imperfetta, nessuno viene respinto, perché sa che solo da Gesù può trovare risposta ai suoi problemi.
L'onnipotenza di Gesù appare in tutta la sua evidenza, ma è altrettanto evidente che Gesù si serve della nostra collaborazione, non parte da zero: ha bisogno del dono di quel ragazzo che offre i suoi cinque pani ed i suoi due pesci.
Nelle mani di Gesù le nostre "briciole" attivano una reazione a catena per effetto di una vera condivisione. Il vero miracolo, allora come oggi, comincia nel cuore di quel ragazzo e di ogni uomo, quando decide di condividere. E può cominciare anche qui, ora, in me, in te... anche in questa Eucaristia.
È significativo il fatto che sia Gesù a distribuire personalmente i pani ed i pesci: "prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne volevano" (Gv 6,11). È Lui che moltiplica, anche ora: Lui in me, in te, Lui in mezzo a noi!
Presenza che può dare le vertigini, se non sappiamo rimettere anche le "sorprese di Dio" al loro giusto posto e non ci esaltiamo fuori luogo, ma sappiamo essere, nell'umiltà, testimonianza e presenza di quel Gesù che vuole "ritirarsi sulla montagna, tutto solo" (cf Gv 6,15), dove, nel dialogo col Padre, rinnova la scelta di fedeltà alla sua missione.



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Prese i pani e li diede loro (Gv 6,11)
(vai al testo) - (pdf, formato A5)

Commenti alla Parola:
di Marinella Perroni (VP 2012)
di Claudio Arletti (VP 2009)
di Enzo Bianchi

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