Del numero 168 della Rivista Il Diaconato in Italia (Per una nuova evangelizzazione: il volto missionario della Chiesa oggi) ho riportato, nel mio sito di testi e documenti, alcuni articoli che ritengo di particolare attualità:
Come evangelizzare il nostro tempo?
di Giuseppe Bellia
Proprio agli inizi degli anni '60 risuonò come salutare provocazione il grido di Madeleine Delbrêl: «Oggi, in un ambiente laico, per vivere da cristiani bisogna evangelizzare. Quando si vive in mezzo a chi non ha fede s'impone una scelta: missione o dimissione cristiana». Insomma o si diventa missionari o si è dimissionari, rinunciando a testimoniare e a consegnare al mondo amato da Dio le ragioni per le quali è possibile sperare ancora. […]
Oggi la situazione non è più la stessa e dal punto di vista dell'evangelizzazione, come ricordava nel 1990 Giovanni Paolo II nella Redemptoris missio, si possono distinguere tre diversi contesti. C'è un'attività missionaria della chiesa rivolta a popoli e territori socio-culturali in cui Cristo e il suo vangelo non sono conosciuti, o in cui mancano comunità cristiane abbastanza mature da poter incarnare la fede nel proprio ambiente e annunziarla ad altri gruppi. Ci sono, poi, comunità cristiane «che hanno adeguate e solide strutture ecclesiali, sono ferventi di fede e di vita irradiano la testimonianza del vangelo nel loro ambiente e sentono l'impegno della missione universale». E infine, si legge nell'enciclica, si trova «una situazione intermedia, specie nei paesi di antica cristianità, ma a volte anche nelle chiese più giovani, dove interi gruppi di battezzati hanno perduto il senso vivo della fede, o addirittura non si riconoscono più come membri della chiesa, conducendo un'esistenza lontana da Cristo e dal suo vangelo». In questo caso, conclude il documento pontificio, c'è bisogno di una «nuova evangelizzazione», o meglio di una «rievangelizzazione».[…] Leggi tutto…
Diaconi per una parrocchia dal volto missionario
di Enzo Petrolino
In uno dei passaggi fondamentali della nota pastorale della CEI dal titolo Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia (30/5/2004; n. 5) si legge: «Il futuro della chiesa in Italia, e non solo, ha bisogno della parrocchia. È una certezza basata sulla convinzione che la parrocchia è un bene prezioso per la vitalità dell'annuncio e della trasmissione del Vangelo, per una chiesa radicata in un luogo, diffusa tra la gente e dal carattere popolare. Essa è l'immagine concreta del desiderio di Dio di prendere dimora tra gli uomini». Con questa nota - dicono i vescovi nell'introduzione al documento - «non si è voluto neanche fare una riflessione generale sulla parrocchia, ma solo mettere a fuoco ciò che è necessario perché essa partecipi alla svolta missionaria della chiesa in Italia di fronte alle sfide di quest'epoca di forti cambiamenti». […]
I diaconi a servizio del popolo di Dio
«Nell'esercizio del suo ministero, il diacono aiuta gli altri a riconoscere e a valorizzare i propri carismi e le proprie funzioni nella comunità; in tal modo egli promuove e sostiene le attività apostoliche dei laici». Il rapportarsi del diacono ai laici nasce dal fatto che egli attraverso la grazia sacramentale è abilitato a recepire le varie necessità, facendo emergere e suscitando servizi e ministeri nel popolo di Dio. Tale posizione che vede il diacono a servizio del popolo di Dio implica che «il diacono, anche se da un lato appartiene al clero in quanto ha ricevuto una ordinazione, dall'altro condivide la vita dei laici i quali lo sostengono come appartenente a loro». Da questa realtà il ministero del diacono, partecipando del sacramento dell'ordine, ha tra i fedeli un'autorevolezza analoga a quella del presbitero; ma nello stesso tempo egli, partecipando della condizione comune del popolo, condivide e comprende i problemi di tutti, aiutando anche i presbiteri in tale comprensione. Certamente il ritmo eccessivamente dinamico e talvolta alienante che caratterizza la nostra società e le nostre comunità ecclesiali svuota della loro carica umana i contatti personali e diretti con la gente, per ridursi ad un caotico incrociarsi di rapporti secondari, senza più punti di contatto e senza possibilità di uno scambio vitale di esperienze e di collaborazione. […] Leggi tutto…
Introduzione a Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia
Nota Pastorale
La Nota della CEI del 30/5/2004 è articolata in due parti. La prima parte, che ha carattere introduttivo, delinea il contesto delle indicazioni pastorali proposte in seguito. […]
Nel testo si è cercato di raccogliere per quanto possibile i suggerimenti emersi dal confronto tra i vescovi, per non perderne la ricchezza e la varietà. […]
Le parrocchie devono essere dimore che sanno accogliere e ascoltare paure e speranze della gente, domande e attese, anche inespresse, e che sanno offrire una coraggiosa testimonianza e un annuncio credibile della verità che è Cristo. […]
Una parrocchia missionaria è al servizio della fede delle persone, soprattutto degli adulti, da raggiungere nelle dimensioni degli affetti, del lavoro e del riposo; occorre in particolare riconoscere il ruolo germinale che per la società e per la comunità cristiana hanno le famiglie, sostenendole nella preparazione al matrimonio, nell'attesa dei figli, nella responsabilità educativa, nei momenti di sofferenza. […]
Le parrocchie non possono agire da sole: ci vuole una "pastorale integrata" in cui, nell'unità della diocesi, abbandonando ogni pretesa di autosufficienza, le parrocchie si collegano tra loro, con forme diverse a seconda delle situazioni - dalle unità pastorali alle vicarie o zone -, valorizzando la vita consacrata e i nuovi movimenti. […]
Una parrocchia missionaria ha bisogno di "nuovi" protagonisti: una comunità che si sente tutta responsabile del Vangelo, preti più pronti alla collaborazione nell'unico presbiterio e più attenti a promuovere carismi e ministeri, sostenendo la formazione dei laici, con le loro associazioni, anche per la pastorale d'ambiente, e creando spazi di reale partecipazione. […] Leggi tutto…
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