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venerdì 20 dicembre 2013

Attesa e disponibilità del cuore


4a domenica di Avvento (A)


Appunti per l'omelia

I brani biblici di questa domenica ci invitano a immergerci in un clima di attesa, l'attesa trepida di un lieto evento. Attesa che si protraeva da secoli in Israele e, inconsciamente, nell'umanità. Attesa che le promesse dei profeti (cf Is 7,10-14) alimentavano senza tregua e che si faceva sempre più ardente. Ora questa attesa è come tutta concentrata e palpita nel cuore di una giovane donna che aspetta il suo bambino. E sa che questo bimbo è unico, perché è l'Atteso, è il Dono che Dio nel suo amore ha preparato da sempre per tutti gli uomini.
Nel testo evangelico (cf Mt 1,18-24) Matteo non si limita a narrare un fatto di cronaca, ma intende soprattutto mostrare alcuni aspetti dell'identità di Gesù. Chi è colui che Maria ci ha donato, colui che attendiamo nel Natale, colui che è già venuto, continua a venire e verrà?
Egli è il discendente di Davide in modo straordinario. Matteo ha fatto precedere il nostro brano da una lunga genealogia di Gesù: una lunga storia di salvezza che ha in Lui il suo punto di arrivo. Di questa storia Gesù è l'ultimo anello, ma non un anello "normale". Ne è il culmine. E viene da Dio. Non è un "prodotto" della storia. E attraverso Giuseppe è inserito legalmente nella discendenza di Davide.
Gesù è il Messia. La promessa di Dio, però, non si realizza mai alla lettera. Viene "compiuta", viene cioè attuata con una pienezza che nessuno poteva sospettare: Gesù è l'atteso, ma nello stesso tempo è imprevedibile, assolutamente nuovo.
Il concepimento verginale è segno che il figlio di Maria è puro dono di Dio, un dono gratuito, solo dono, totalmente dono. Il fatto, appunto, che Gesù sia figlio soltanto di Maria e non abbia un padre terreno è segno visibile che ha Dio solo per padre.
Gesù, nato dalla Vergine, che equivale a dire: Gesù è Figlio di Dio!
«… e tu lo chiamerai Gesù», cioè "Il Signore salva". "Jahvé salva": questo verbo specifica e sottolinea con nuova forza quello che è già il contenuto del nome stesso di Dio. Il figlio di Maria è, quindi, la fedeltà incarnata di Dio, è l'espressione suprema dell'intervento di Dio nella storia.
"Sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio-con-noi". "Dio con noi", non perché ci rappresenta Dio e ce lo annunzia, ma perché lo esprime in se stesso, essendo Dio e uomo nella stesso tempo. Questa presenza è definitiva e non ci sarà più tolta!
"Io sono con voi tutti i giorni" (Mt 28,20) dirà Gesù prima di salire al cielo. Che è come dire: in Gesù Dio è vicino, è presente per sempre e noi non saremo più soli. In Gesù, Dio continua ad assicurare a ciascuno di noi: "Io sono con te!".
C'è però la risposta umana all'iniziativa di Dio: Maria, con il suo "Sì", e Giuseppe, uomo "giusto", attento cioè alla volontà di Dio. Appena Giuseppe ha compreso che il Signore è intervenuto su Maria e se l'è "appropriata", pensa di non aver più diritti su di lei e si ritira in disparte, la "cede" a Dio.
Giuseppe aderisce prontamente al piano di Dio. La salvezza che Dio opera esige la risposta accogliente dell'uomo, che è appunto la fede. Di questa fede Maria e Giuseppe sono i primi e inseparabili protagonisti. Se Maria è proclamata "Beata la credente!" (cf Lc 1,45), Giuseppe più di chiunque altro condivide con lei tale beatitudine.
Il Figlio di Dio, Gesù, è un valore così totalizzante da polarizzare e impegnare l'esistenza intera di una persona: quella di Giuseppe, di Maria e di infinite altre persone, anche la mia, la tua... Sono queste persone che fanno la gioia di Dio e di cui Egli ha bisogno e si serve per portare avanti il suo disegno d'amore.
Anche ciascuno di noi può essere, anzi è chiamato a diventare una di queste persone.



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo (Mt 1,24)
(vai al testo) - (pdf, formato A5/A4c)

Vedi anche:
La Vergine concepirà e partorirà un Figlio, Is 7,14 (19 dicembre 2010)

Commenti alla Parola:
  di Gianni Cavagnoli (VP 2013)
  di Marinella Perroni (VP 2010)
  di Enzo Bianchi


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