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venerdì 16 luglio 2010

L'essenziale

18 luglio 2010 – 16a domenica del Tempo Ordinario (C)

Parola da vivere

Tu ti affanni e ti agiti per molte cose (Lc 10,41)


Questa domenica la Parola di Dio ci indica che l'essenziale della vita cristiana è ascoltare il Signore. Gesù appare come ospite: accoglierlo e ascoltarlo è segno della disponibilità della fede. "Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza": questo versetto al canto dell'alleluia prima del vangelo ci suggerisce di non perdere di vista la cosa più importante dell'essere cristiani, cioè l'ascolto sapiente del Signore. Quante cose belle sa fare Marta: accoglie l'ospite, prepara la tavola, cucina. Fa tante cose a tal punto che si lascia prendere dalle cose stesse. Si dimentica di Lui, il Maestro, l'Amico, il Signore, l'Ospite, l'Essenziale. Marta è presa dalle tante cose; Maria è presa da una sola: ascoltare Lui. Anche noi talvolta siamo presi dalle cose di Dio e forse perdiamo di vista il Dio delle cose. Perché c'è sempre questo pericolo!
È facile anche per noi impegnarci a parlare di Te, a fare di tutta la nostra vita un lavoro per Te, a dedicarci a tante opere buone... che non abbiamo più il tempo dì stare con Te, di parlare con Te, di ascoltare quello che Tu desideri dirci. Se ti ascoltiamo, la Tua parola può diventare alimento e sostegno della nostra vita. Gesù non rimprovera Marta per il servizio... ma per i molti servizi, per la preoccupazione delle molte cose. È ascoltando e mettendo in pratica la Parola che diventiamo discepoli di Gesù.


Testimonianza di Parola vissuta


Era il giovedì santo, mi affrettavo a concludere un lavoro perché volevo partecipare alla funzione in chiesa. Arriva in ufficio una signore che doveva pagare un debito. Più volte era venuta a raccontarmi storie della sua famiglia senza mai concludere; la ritenevo una persona che faceva perdere tempo.
Era in piedi davanti alla scrivania ed io, seduto, continuavo a scrivere mentre lei parlava. Alzai lo sguardo e la guardai: era una persona bisognosa, era uno di quei "piccoli" del vangelo di cui parla Gesù. Mi alzai, la pregai di accomodarsi ed incominciai ad ascoltarla, pronto a rimanere lì tutto il pomeriggio.
Mi disse in pochissimi minuti tutto, ricordo che di alzò contenta e mi ringraziò della soluzione trovata. Giunsi in chiesa puntuale, felice per aver vissuto la sua parola.

(G.M., Italia)


(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola, come proposto in parrocchia)
(vedi Commento alla Parola di Claudio Arletti)



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