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venerdì 12 ottobre 2018

Una promessa di vita e di fraternità


28a domenica del Tempo Ordinario (B)
Sapienza 7,7-11 • Salmo 89 • Ebrei 4,12-13 • Marco 10,17-30
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Un tale gli corse incontro…
L'evangelista Marco parla di un "tale", un'indicazione generica, mentre Matteo di un "giovane" e Luca di un "notabile". Ma proprio l'indicazione generica di Marco ci consente di immedesimarci in lui.
La domanda che pone a Gesù «Che devo fare per avere la vita eterna?» contiene l'aspirazione più profonda di ogni uomo, quella di "realizzarsi", di non fare naufragio nella vita. E Gesù risponde che la condizione per un'esistenza riuscita è fare la volontà di Dio: «Tu conosci i comandamenti…». Non vengono ricordati i primi tre (quelli che riguardano Dio) perché il test di verifica è l'amore verso il prossimo.
La dichiarazione senz'altro sincera che ne segue «Tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza» esprime il desiderio di una vita di perfezione.
Ma a Gesù non basta un'osservanza di regole e precetti ("Io non faccio del male a nessuno, che cosa può volere Dio di più?"), desidera che tutto questo parta dall'incontro con Lui.

Gesù, fissò lo sguardo su di lui…
Il verbo indica "mettere lo sguardo dentro qualcuno", non uno sguardo distratto e indifferente, ma penetrante, carico di simpatia e di affetto, che raggiunge l'interiorità di una persona e l'afferra, sconvolgendola.
A questo sguardo si risponde perché ci si sente amati: «Va', vendi quello che hai…» Gesù chiama perché ama, vuole il tuo bene, sogna la tua felicità: «avrai un tesoro in cielo». Per questo non chiede soltanto qualcosa di più ma tutto… quello che hai. Ci vuole rendere profondamente liberi da tutto.
La dimensione del dono e della condivisione nasce dal rapporto vissuto con Lui, che ci fa scoprire in rapporto nuovo con tutti gli altri. La ricchezza in sé non è un male, se condivisa. Non solo il denaro ma tutti i beni (intelligenza, salute, bellezza, tempo) sono doni del Padre e non si può vivere come figli suoi, se sono trattenuti gelosamente per sé: vanno donati.
«Seguimi!»: Gesù riformula il primo comandamento applicandolo a se stesso. Quindi seguire Gesù è osservare i comandamenti.

Quanto è difficile per quelli che possiedono ricchezze… anzi impossibile…
È l'accorata constatazione di Gesù che mette in guardia i discepoli dagli attaccamenti ai beni del mondo. L'idolatria del denaro e del profitto, il prevalere degli schemi economici sulla vita delle persone rendono "triste" la vita personale e sociale, snaturano - come stiamo constatando - i rapporti tra i popoli.
Eppure, sono ritenuti obiettivi per i quali vale la pena di vivere. Anche il tale non se l'è sentita: si fece scuro in volto e se ne andò rattristato. Non raccoglie il messaggio di quello sguardo d'amore: una persona buona, pulita, che però non fa il passo decisivo della sua vita.
Ma Dio può cambiare il cuore dell'uomo: tutto è possibile a Dio.
È il dono che hanno ricevuto Pietro e gli apostoli e che può diventare tipico dei discepoli di Gesù, della Chiesa. Un dono che fa scaturire una nuova fraternità: «Non c'è nessuno che abbia lasciato… che non riceva cento volte tanto…».
Nella comunità dove i beni sono condivisi, dove si vive nell'amore, si realizza il "recupero" in fratelli, sorelle, figli, madri e anche in case e campi.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Vendi quello che hai... dallo ai poveri... e vieni! Seguimi! (Mc 10,21)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Vendi quello che hai... e vieni. Seguimi! (Mc 10,21) - (11/10/2015)
(vai al testo…)
 Se ne andò rattristato, possedeva infatti molti beni (Mc 10,22) - (14/10/2012)
(vai al testo…)
 Va', vendi quello che hai e dallo ai poveri; e vieni! Seguimi! (Mc 10,21) - (09/10/2009)
(vai al post "Il segreto della felicità")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Una "povertà" che crea comunione (09/10/2015)
  Col cuore veramente libero (12/10/2012)

Leggi anche il post: Una cosa sola… (11/10/2009)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 9.2018)
  di Luigi Vari (VP 8.2015)
  di Marinella Perroni (VP 8.2012)
  di Claudio Arletti (VP 8.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Illustrazione di Stefano Pachì)


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