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lunedì 6 marzo 2017

Quaresima 2017:
 La Parola è un dono. L'altro è un dono [3]


Riprendo il Messaggio di papa Francesco per la Quaresima di quest'anno per poter mettere a fuoco meglio il mio cammino di totale adesione alla sequela di Gesù.

«Anche se la sua concreta condizione - scrive il papa – è quella di un rifiuto umano», «Lazzaro ci insegna che l'altro è un dono!».
Quante volte abbiamo, ho, girato la testa dall'altra parte al vedere una persona che mi viene incontro, uno che la società rifiuta, giudica, disprezza e considera come «un fastidioso ingombro» da gettare via!
Quanti essere umani sono scartati perché non graditi e quindi da liberarcene!
È la reazione di una società ricca, che spesso ostenta la sua ricchezza perché povera nel suo animo, perché il cuore si è indurito.

Sono gli invisibili che mettono a nudo la società senza umanità. A questo proposito mi ritorna alla mente il reportage, nel 1988, dello storico giornalista del Tg1 Paolo Frajese, travestitosi da barbone. Così concludeva il celebre reportage sui clochard di Roma: "Non li guardiamo mai. Mai in faccia, mai negli occhi. Anche se ci fermiamo frettolosamente a depositare la monetina nella loro mano protesa lo facciamo abbassando il nostro sguardo, evitando il loro. È questo che li fa sentire invisibili, e quindi inesistenti. Sono invisibili, e quindi inesistenti perché noi non li vogliamo vedere, né far esistere".

Ma «Lazzaro ci insegna che l'altro è un dono!», che è riconoscere me stesso in quel povero, amandolo come me stesso, e «riconoscerne con gratitudine il valore».
Il mio incontro con il "Lazzaro" che sta alla mia porta, che le circostanze mi fanno incontrare è «un appello alla conversione, a cambiare vita», ad «ad aprire la porta del nostro cuore all'altro, perché ogni persona è un dono», il mio «vicino», il «povero sconosciuto» che incontro per strada o alla porta della chiesa o fuori del supermercato.

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