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lunedì 31 ottobre 2016

Come farsi santi?


Solennità di Tutti Santi
Apocalisse 7,2-4.9-14 • Salmo 23 • 1 Giovanni 3,1-3 • Matteo 5,1-12
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Appunti per l'omelia

Nella Solennità di Tutti i Santi la mente e il cuore guardano al capolavoro di Dio che sono i Santi… e la nostalgia del Paradiso invade l'anima.
Propongo quale spunto per la meditazione il seguente scritto di Chiara Lubich.


Come farsi santi?
Accade spesso che le anime siano attratte dall'idea della santità. E forse è proprio la grazia di Dio che le lavora, suscitando un simile desiderio.
La considerazione della preziosità d'un santo, l'influenza della sua personalità nel suo secolo, la rivoluzione ampia e continua che egli apporta nel mondo, sono spesso combustibili primi alla fiamma di questo anelito.
Ma alle volte l'anima, che ne è così dolcemente tormentata, si trova di fronte ai santi come di fronte ad un valico insuperabile o ad un muro impossibile a sfondarsi.
«Come si fa a farsi santi?» - ci si domanda.
«Quale la misura, il sistema, le pratiche, la via?».
«S'io sapessi che basta la penitenza, mi flagellerei da mane a sera. Se conoscessi che occorre l'orazione, pregherei notte e giorno. Se fosse sufficiente la predicazione, vorrei percorrere città e paesi, senza darmi tregua, per dir a tutti la parola di Dio... ma io non so, non conosco la strada».
Ogni santo ha una sua fisionomia, ed essi si distinguono l'un dall'altro come i più vari fiori d'un giardino...

Ma forse una via c'è: buona per tutti.
Forse non occorre cercare la propria strada, non tracciarsi un disegno, non sognare programmi, ma inabissarci nel momento che passa ad adempiere in quell'attimo la volontà di Colui che s'è detto «Via» per eccellenza. Il momento passato non è più; quello futuro forse non sarà mai in nostro possesso. Certo è che Dio lo possiamo amare nel presente che ci è dato. La santità si costruisce nel tempo.
Nessuno conosce la propria, né spesso quella altrui, finché è in vita. Solo quando l'anima ha fatto il suo corso, ha dato la sua prova, essa rivela al mondo il disegno che Dio aveva su di lei.
A noi non resta che costruirla attimo per attimo, corrispondendo con tutto il cuore, l'anima, le forze, all'amore che Dio ci porta, personale, come Padre nostro celeste, pieno, come la larghezza della carità d'un Dio.

(Chiara Lubich, Scritti spirituali/1, Città Nuova, 19782, pag. 97)

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
 Beati i misericordiosi (Mt 5,7)
(vai al testo)

Vedi anche analoghe Parola-sintesi a suo tempo pubblicate:
 Beati i poveri in spirito ( Mt 5,3) (1° novembre 2015) (vai al testo…)
 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia ( Mt 5,7) (1° novembre 2014) (vai al testo…)
 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio ( Mt 5,8) (1° novembre 2013) (vai al testo…)

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Nelle Beatitudini la regola della santità (30/10/2015)
  La santità è innamorata dell'oggi (30/10/2014)
  Ciò che sta più a cuore a Dio: la nostra felicità! (31/10/2013)
  La gioia del Cielo (31/10/2012)

Commenti alla Parola:
  di Cettina Militello (VP 9.2016)
  di Luigi Vari (VP 9.2015)
  di Marinella Perroni (VP 9.2013)
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COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
  di Cettina Militello (VP 2016)
  di Luigi Vari (VP 2015)
  di Giovanni Cavagnoli (VP 2014)
  di Enzo Bianchi

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(Illustrazione di Giorgio Trevisan da "la-domenica.it")

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