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lunedì 25 aprile 2016

La Misericordia di Dio nell'Anno Liturgico
 V settimana di Pasqua




Tempo di Pasqua: ripropongo le meditazioni sulla «Misericordia di Dio nel cammino dell'Anno Liturgico», come proposte da fr. Luigi Colombotti ofm: «una ricerca della misericordia di Dio, tenendo presente i testi che parlano della misericordia, nella Messa e nella Liturgia delle Ore».





V Settimana di Pasqua

LA MISERICORDIA DI DIO, PER LA PASQUA DEL SIGNORE, HA FATTO DI NOI, UOMINI DELLA LODE

La Comunità celebrante riprende il suo cammino alla scuola di Gesù, il quale sapendo che tra poco dovrà lasciare i discepoli, viene incontro al loro turbamento con la promessa dello Spirito Santo. Egli insegnerà e ricorderà alla Chiesa i detti del Signore. È il Dio misericordioso che accompagna la prima Comunità attraverso l'azione dello Spirito che attualizza la Parola. Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Lun/Gv 14,21-26).
E siamo giunti alla conclusione del primo discorso di addio. Promesso il grande Dono dello Spirito Santo Gesù saluta i discepoli offrendo loro la pace che acquista con la sua morte, ma restituisce all'uomo la piena comunione con Dio e con i fratelli. «Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco» (Mar/Gv 14,17-21).
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Gesù ha scelto i suoi, li ha eletti amici e li ha resi capaci di manifestare il suo stesso stile: un amore che arriva a dare perfino la vita. «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri» (Ven/Gv 15,12-17).
L'odio che i discepoli incontreranno è il prezzo da pagare per il discepolato, ma l'accettazione della persecuzione per Cristo è dono di misericordia ai fratelli che, ascoltando ed accogliendo la parola annunciata saranno salvi. «Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato» (Sab/Gv 15,18-21). […]
L'evangelizzazione continua tra insidie, organizzazione delle Chiese, superamento di difficoltà dottrinali con un discernimento comune insieme allo Spirito Santo. Chiariti i problemi Paolo e Sila ripartono per un nuovo viaggio apostolico, guidati dallo Spirito che determina i luoghi dell'evangelizzazione. Il dinamismo è grande e tutto fa vedere in azione il Dio misericordioso che guida la missione degli apostoli: nella crisi, dona luce, istituisce anziani responsabili delle Chiesa nuove, chiama a nuovi lidi da evangelizzare perché la salvezza donata si fortifichi e raggiunga chi ancora non la conosce.
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Il beato Isacco della Stella, medita sull'azione dello Spirito Santo nel mistero dell'Incarnazione e nel sacramento della rigenerazione; contempla l'umanità di Cristo senza peccato e noi che rinasciamo dal fonte battesimale figli di Dio, suo corpo divenendo l'unico corpo di Cristo: Lui senza peccato e noi che otteniamo la remissione di tutti i peccati. Egli portò nel suo corpo sulla croce ciò che rimosse dal suo corpo attraverso il battesimo e salva ancora per mezzo della croce e dell'acqua. È Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, che aveva preso su di sé. È sacerdote e sacrificio e Dio. Per questo offrendo sé a se stesso, riconcilia se stesso per mezzo di se stesso con se stesso e inoltre con il Padre e con lo Spirito Santo (Ven/UL 2 Lett.). […]
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