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lunedì 7 dicembre 2015

Quell'unico sguardo


Eccoci ormai alla soglia del Giubileo della Misericordia.
Inizio questo nuovo tratto del "santo viaggio" con nell'anima la figura di Gesù, che con estrema misericordia carica su di sé l'umanità. È l'atteggiamento che viene chiesto anche ad ogni suo discepolo, in particolare a chi, nella comunità, è chiamato ad essere quella sua presenza, a "farsi uno", veramente, con chi gli passa accanto, con chi soffre, con l'ultimo. Una diaconia da vivere col cuore di Cristo!

Nel Logo che padre Marko Rupnik ha realizzato per il Giubileo, si coglie questo atteggiamento di identificazione di Gesù con l'uomo: i suoi occhi si confondono con quelli dell'uomo. Cristo vede con l'occhio di Adamo e questi con l'occhio di Cristo.
"Cristo porta sulle spalle Adamo con il viso di questi, che in un intimo gesto filiale aderisce da un lato a quello di Gesù al punto che l'occhio sinistro di Adamo e l'occhio destro di Cristo sono in realtà lo stesso". Così Alessandro De Carolis, nell'intervista a p. Rupnik. E l'artista a sua volta commenta: "Dio guarda l'uomo in modo tale che l'uomo lo può comprendere; gli si comunica in modo tale che l'uomo può vedere. E ciò che vede l'uomo, vede anche Dio; e l'uomo comincia a vedere nel modo di Dio.
Questa divina umanità di Cristo! Lì si vede veramente che Cristo ha assunto tutta l'umanità".


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