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domenica 6 dicembre 2015

Dio ci chiama ad aprirci alla gioia


Immacolata Concezione della B. V. Maria
Genesi 3,9-15.20 • Salmo 97 • Efesini 1,3-6.11-12 • Luca 1,26-38
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Rallegrati…
L'angelo Gabriele entra da Maria. È Dio che visita… È un giorno di festa? È nel tempo delle lacrime oppure quando diciamo a chi amiamo le parole più belle che abbiamo in cuore?
La prima parola che l'angelo rivolge non è un semplice saluto. Nelle sue parole vibra quella cosa buona e rara e che desideriamo tutti e tutti i giorni: la gioia. «Rallegrati, gioisci, sii felice». Non chiede: prega, inginocchiati, fai questo o quello. Ma semplicemente: apriti alla gioia, come una porta si apre al sole. Dio si avvicina e ti stringe in un abbraccio, viene e porta una promessa di felicità.

…piena di grazia…
La seconda parola dell'angelo svela il perché della gioia: sei piena di grazia! Un termine nuovo, mai risuonato prima nella bibbia o nelle sinagoghe, inaudito, tale da turbare Maria: sei colmata, riempita di Dio, che si è chinato su di te, si è innamorato di te, si è dato a te e tu ne trabocchi. Il suo nome è: amata per sempre. Teneramente, liberamente, senza rimpianti amata.
Piena di grazia la chiama l'angelo, Immacolata la dice il popolo cristiano. Ed è la stessa cosa. Non è piena di grazia perché ha detto "sì" a Dio, ma perché Dio ha detto "sì" a lei prima ancora della sua risposta. E lo dice a ciascuno di noi: ognuno pieno di grazia, tutti amati come siamo, per quello che siamo; buoni e meno buoni, ognuno amato per sempre, piccoli o grandi ognuno riempito di cielo.

Come avverrà questo?
La prima parola di Maria non è un sì, ma una domanda: come è possibile? Maria sta davanti a Dio con tutta la sua dignità umana, con la sua maturità di donna, con il suo bisogno di capire. Usa l'intelligenza e poi pronuncia il suo sì, che allora ha la potenza di un sì libero e creativo.

Ecco la serva del Signore: avvenga per me…
Eccomi, come hanno detto profeti e patriarchi, sono la serva del Signore. Serva è parola che non ha niente di passivo: serva del re è la prima dopo il re, colei che collabora, che crea insieme con il creatore. La risposta di Maria è una realtà liberante, non una sottomissione remissiva. È lei personalmente a scegliere, in autonomia, a pronunciare quel "sì" così coraggioso che la contrappone a tutto il suo mondo, che la proietta nei disegni grandiosi di Dio.

La storia di Maria è anche la mia e la tua storia. Ancora l'angelo è inviato nella mia casa e mi dice: rallegrati, sei pieno di grazia! Dio è dentro di te e ti colma la vita di vita.


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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Lo Spirito Santo scenderà su di te (Lc 1,35)
(vai al testo) - (---> pdf, formato A4, stampa f/r per A5)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
Rallegrati, piena di grazia (Lc 1,29)
(vai al testo - 8/12/2014)

(vai al testo - 8/12/2013)

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
Resi immacolati dalla carità (6/12/2014)
Maria, il nostro "dover essere" (6/12/2013)
Il sogno di Dio (6/12/2012)
Riamando ad altri post sulla Solennità odierna, a suo tempo pubblicati:
Madre di Dio (dic. 2010)
Maria, Fiore dell'umanità (dic. 2009)
Immacolati nella carità (dic. 2008)

Commenti alla Parola:
  di Luigi Vari (VP 2015)
  di Luigi Vari (VP 2014)
  di Giovanni Cavagnoli (VP 2013)
  di Marinella Perroni (VP 2012)
  di Marinella Perroni (VP 2011)
  di Marinella Perroni (VP 2010)
  di Claudio Arletti (VP 2009)
  di Claudio Arletti (VP 2008)
  di Enzo Bianchi (vol. anno C)
  di Enzo Bianchi (vol. anno B)
  di Enzo Bianchi (vol. anno A)

(Illustrazione di Elvira Zilioli)



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