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lunedì 17 marzo 2014

Si è fatto povero… [3]


Riprendo la mia riflessione sul messaggio di papa Francesco per questa Quaresima: «Si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà» (cf 2Cor 8,9).

Gesù ci dà l'esempio, perché anche noi ci possiamo accostarci ai nostri fratelli con gli stessi suoi sentimenti, nella sua lunghezza d'onda.
Volenti o nolenti, siamo molto spesso tentati di guardare a Gesù come a colui che abbiamo, nel nostro cuore, deciso di seguire, ma "potremmo pensare che questa via della povertà sia stata quella di Gesù, mentre noi, che veniamo dopo di Lui, possiamo salvare il mondo con adeguati mezzi umani. Non è così". Terribile tentazione, sempre in agguato, che ha fatto (ed è sotto i nostri occhi) perdere di vista la genuinità della sequela di Cristo. "Dio continua a salvare gli uomini e il mondo mediante la povertà di Cristo, il quale si fa povero nei Sacramenti, nella Parola e nella Chiesa, che è un popolo di poveri".
Quante volte (anche nella nostra azione pastorale) abbiamo creduto più alle nostre capacità umane e non ci siamo fidati di Dio. Mi risuona ancora negli orecchi (e sono passati quasi 50 anni!) una frase che ascoltai da un alto prelato della Chiesa, caduto in un dissesto finanziario: Homo sine pecunia imago mortis! (l'uomo senza il denaro è immagine della morte).
Ma rimane la verità: "la ricchezza di Dio non si può possedere attraverso la nostra ricchezza, ma sempre e soltanto attraverso la nostra povertà, personale e comunitaria, animata dallo Spirito di Cristo".




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