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domenica 25 agosto 2013

Di ritorno dal Convegno di Napoli







Siamo rientrati, mia moglie ed io, dal Convegno che la Comunità del Diaconato in Italia organizza ogni due anni (quest'anno ospitato della diocesi di Napoli, dal 21 al 24 agosto).
È sempre una esperienza coinvolgente, fatta non soltanto di interventi di approfondimento e di studio, ma anche di preghiera (magistrali le Lectio di padre Bruno Secondin) e di comunione fra tutti.
Circa 150 i partecipanti dalle varie diocesi d'Italia: oltre ai diaconi, una quarantina di mogli ed una decina di delegati vescovili. La presenza e la visita di alcuni vescovi, tra cui l'arcivescovo di Napoli card. Sepe che ha concluso l'incontro, l'ausiliare mons. Lucio Lemmo, il vescovo di Campobasso mons. Bregantini che ha voluto accompagnare alcuni della sua diocesi, hanno dato al Convegno uno spessore ecclesiale particolare.

Il Convegno, dal titolo Il Diaconato a 50 anni dal Concilio Vaticano II, ha voluto essere un contributo ed una riflessione, nell'ambito dell'Anno della Fede, alla celebrazione dei 50 anni del Vaticano II.

Ecco alcuni momenti salienti:
 L'introduzione di don Giuseppe Bellia, direttore della rivista Il Diaconato in Italia, ha posto l'accento sull'educazione alla diaconia dell'ascolto, quale identità diaconale. La diaconia, infatti, non è relegata solamente alla carità, ma è indirizzata innanzitutto al ministero della Parola. Educare quindi all'ascolto è accogliere con urgenza ciò che Dio dice e propone: il Dio della fede di Israele è un Dio che "ascolta il grido dei poveri"… Ma Dio non si accontenta di essere ascoltato, ma vuole entrare profondamente in rapporto con noi… Di conseguenza, non ci si può illudere di ascoltare senza obbedire…
 La relazione della prof.ssa Rosanna Virgili, docente di esegesi biblica, dal titolo La fede scaturisce dall'ascolto: la diaconia del Servo di Jahvè. Trattazione coinvolgente dell'episodio dell'incontro del diacono Filippo, come è descritto negli Atti, con l'eunuco etiope e la spiegazione del testo di Isaia sul servo di Jahvè, con una puntuale analisi dello stile diaconale di Filippo.
 La relazione della prof.ssa Giuliana Martirani, docente di geografia politica ed economica, sul tema Nord Sud: reimparare ad andare alla scuola dei poveri. Nel presentare i vari punti sulla illegalità della povertà e nel rapportarsi alla Caritas in veritate, si coglieva l'urgenza di accogliere il dono del povero, di lasciarsi rievangelizzare dai poveri, di andare alla scuola dei poveri.
 Hanno fatto eco la relazione di don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, sul tema Annunciare ed educare alla diaconia di Cristo servendo i poveri: il ministero diaconale per una Chiesa serva e povera; le varie esperienza al riguardo della Caritas di Napoli e dell'associazione Binario della Solidarietà sempre di Napoli, e la forte testimonianza di p. Alex Zanotelli, nel rione Sanità di Napoli.
 La relazione della prof.ssa Cettina Militello, docente di Ecclesiologia e Liturgia, su La diaconia edifica la Chiesa: i diaconi al servizio del popolo di Dio e del mistero pasquale, approfondendo il tema della diaconia quale struttura permanete della Chiesa, della natura stessa della Chiesa. Non si dà, infatti, Popolo di Dio, Corpo di Cristo, senza la dimensione del "servizio".
 Il coinvolgente intervento di padre Bartolomeo Sorge, che ha sviluppato il tema di una Chiesa libera, povera e serva, attingendo ampiamente all'opera ed al pensiero di due testimoni qualificati, don Tonino Bello, di cui si celebra i 30 anni della morte e del card. Carlo Maria Martini, ad un anno dalla sua scomparsa; con puntuali riferimenti a Papa Francesco.




Interessanti, infine i vari gruppi di studio nei quali si è potuto approfondire quanto esposto nelle relazioni e, soprattutto, comunicarci esperienze personali e delle proprie diocesi. Di particolare importanza è stato lo spazio riservato alle mogli dei diaconi in un loro specifico incontro di scambio di esperienze e di una maggior presa di coscienza della propria identità accanto ai mariti diaconi; del valore profondo del loro "consenso", quale personale e cosciente partecipazione alla chiamata del marito, che diventa di conseguenza risposta alla chiamata personale di Dio rivolta a loro.

Molto interessante la visita alle Catacombe di San Gennaro.



















2 commenti:

  1. Luigi, sei troppo forte!
    Ottimo lavoro, e, poi, molto puntuale e in tempi molto rapidi.
    Bravissimo!
    Un abbraccio.
    Diacono Antonio Gamberi (Diocesi Volterra)

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    Risposte
    1. Ciao Antonio! Grazie anche a te per questi giorni così intensi e pieni...
      Andiamo avanti nella consapevolezza della grandezza della nostra chiamata!
      Luigi

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