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mercoledì 3 aprile 2013

Il diacono sposato… [3]



Segnalo altri articoli apparsi sulla rivista Il Diaconato in Italia, n° 176/177, numero monografico dal titolo Il diacono sposato: formazione e spiritualità della coppia. Articoli questi, riguardanti specificatamente la moglie del diacono, che ho riportato nel mio sito di testi e documenti.






Formazione e spiritualità del diacono e della sposa (Il Punto)
di Montserrat Martinez

Nella vita del cristiano, nel suo cammino di crescita della fede ricevuta nel battesimo, potrebbe esserci un momento in cui si richieda necessaria la risposta ad una chiamata di Dio Padre chiedendo o accettando di seguirlo nel sacramento dell'ordine e nel grado del diaconato. Se questo cristiano è sposato deve prendere in considerazione questa possibilità discutendone con la moglie. Se entrambi intravedono in questo una proposta di cammino da parte di Dio, tale possibilità si trasforma in un una opzione di vita e di scelta condivisa. […]
La presente riflessione si basa sulla Ratio ed il Directorium pubblicati su istanza della Santa Sede e, a partire da questi documenti, si mettono in evidenza alcuni aspetti in riferimento alla formazione ed alla spiritualità diaconale. […]
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La rete di incontri delle mogli dei diaconi (Incontri)
A cura della Redazione

È ormai da alcuni anni che a livello nazionale ed internazionale è stata pensata una rete delle spose dei diaconi con lo scopo di creare una piattaforma per lo scambio di idee ed esperienze delle mogli (e famiglie) dei diaconi. Nel contempo, il suo obiettivo è essere un legame di sostegno e solidarietà nel mondo.
Per avviare tale esperienza sono stati posti inizialmente vari interrogativi, come ad esempio:
- Dove sentiamo gioia e soddisfazione nel ministero? Quali sono i problemi principali per noi e le nostre famiglie?
- Come sosteniamo i nostri mariti, in che senso e in che misura?
- Come conserviamo la nostra identità, mentre sosteniamo i nostri mariti? Dobbiamo essere capaci di scoprire il nostro livello di impegno.
- Sarebbe possibile organizzare un incontro per mogli nelle loro diocesi per condividere esperienze positive o problematiche?
- Come riusciremo ad ampliare la rete delle mogli?
Molte mogli di vari paesi hanno avuto la possibilità di riflettere su queste domande e di avere così informazioni utili per la riflessione sul rapporto sacramento del matrimonio e sacramento dell'ordine. […]
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Io, moglie di un diacono (Testimonianza)
di Ornella Di Simone

Io e mio marito siamo tornati a Napoli dopo sei anni di matrimonio e, con un po' di dispiacere, siamo andati ad abitare in un quartiere diverso da quello di origine, lontano da parenti, amici, e dalla parrocchia che ci ha visti crescere, in cui per tanti anni avevamo lavorato, ed in cui ci eravamo sentiti amati e protetti. Non ci eravamo ancora presentati al parroco del nuovo quartiere, quando, in nostra assenza, egli si presenta a casa per la benedizione pasquale delle famiglie.
Qui trova mia madre che, si sa come sono certe mamme, gli racconta tutti gli antefatti della nostra precedente vita parrocchiale. Di qui ad andarlo a trovare, il passo è stato breve, così come è stato breve il tempo trascorso, dopo il quale mio marito viene invitato da lui ad intraprendere il percorso di formazione al diaconato permanente. Come al parroco sia venuto in mente di proporlo proprio a lui che non conosceva bene, che non svolgeva alcuna attività nella parrocchia e che per il lavoro aveva pochissimo tempo a disposizione, per me è ancora un mistero. […]
[…]
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2 commenti:

  1. Leggo con piacere quanto don valter Lazzarini scrive sul diaconato in crescita!
    Come è possibile?
    Nella mia diocesi il diaconato è presente dal 1978!!!Ma da oltre tre anni siamo tutti nullafacenti!!!perchè i presbiteri non ci vogliono.

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    1. Caro Adriano, ti sono unito nella preghiera e voglio portare con te questa "sofferenza" che è di tutta la comunità ecclesiale.
      Molto spesso mi ricordo della parole che il card. Martini disse in occasione di una ordinazione diaconale a Milano (1/11/1992) e che ti riporto:
      "Sarete ministri consacrati, ministri della Parola, dell'altare, della carità; avete dunque il diritto di essere accolti come tali dalle comunità cristiane. A voi però raccomando pazienza, comprensione delle varie sensibilità, proprio perché il vostro è ancora un ministero recente, pur se antichissimo, e solo a poco a poco il popolo di Dio scoprirà la fondamentale importanza della vostra presenza. Voi siete quindi ambasciatori di un ministero antico, ma anche di un ministero in qualche modo nuovo; in voi il popolo cristiano comprenderà la provvidenzialità di tale ministero se saprete rendervi come Gesù, disponibili a tutti e, in particolare, se saprete rispettare l'ufficio del sacerdote, cooperando generosamente con lui per il bene di tutta la parrocchia".
      Un abbraccio!
      Luigi

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