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giovedì 28 marzo 2013

Uscire incontro agli altri, uscire sempre!


La Catechesi di Papa Francesco all'Udienza generale di ieri, 27 marzo, ha messo nuovamente a fuoco il senso della mia diaconia ed il modo di esercitarla, allargandomi l'anima guardando lontano, ben oltre il "recinto" della mia realtà ecclesiale (che anche devo curare).
Ho parlato spesso in questo blog di questo "uscire dal recinto", affinché la presenza del diacono nella comunità non si riduca ad un mantenimento dell'esistente, ma sia profezia di una chiesa nuova, in cui la comunione sia veramente uno stile di vita. (Vedi per esempio l'intervento "Uscire dal recinto", del 6 settembre 2011 e dell'intervista a cui si rimanda).
La parole del Papa mi hanno confermato!
Sono il modo migliore per vivere con frutto ed in pienezza questa Pasqua ormai imminente. È "uscire da me" per seguire le orme del Maestro. Lui ci ha dato l'esempio, «Lui fa sempre il primo passo», «si dona totalmente, non tiene nulla per sé, neppure la vita».
Ci invita ad «aprire le porte del nostro cuore, della nostra vita, delle nostre parrocchie - che pena tante parrocchie chiuse! - dei movimenti, delle associazioni, ed "uscire" incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre!».
Perché, «accompagnare Cristo, rimanere con Lui esige un "uscire". Uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l'orizzonte dell'azione creativa di Dio. Dio è uscito da se stesso per venire in mezzo a noi, ha posto la sua tenda tra noi per portarci la sua misericordia che salva e dona speranza. Anche noi, se vogliamo seguirlo e rimanere con Lui, non dobbiamo accontentarci di restare nel recinto delle novantanove pecore, dobbiamo "uscire", cercare con Lui la pecorella smarrita, quella più lontana».

Ecco, allora, come vivere questa Pasqua: «Imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare verso le periferie dell'esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le nostre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che hanno più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto».
«C'è tanto bisogno di portare la presenza viva di Gesù misericordioso e ricco di amore!».

2 commenti:

  1. Caro Luigi sono molto contento che tu abbia recuperato e riattualizzato questo nostro dialogo del 2011 sull'uscire dal recinto. Che bello!!!
    Oggi Papa Francesco ci sprona ad andare oltre...è bello trovare conferme.
    Intanto ho voluto inserire nel mio profilo facebook anche il link del tuo blog che ripropone l'intervista. Santa Pasqua!

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  2. Santa Pasqua, anche a te, Vincenzo, e alla tua famiglia!
    Andiamo avanti, oltre il "recinto" delle nostre presunte o reali difficoltà ministeriali... Possiamo guardare lontano (cioè fuori di casa), senza paura, alla casa di Gesù che è la gente!
    Un abbraccio!
    Luigi

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