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venerdì 27 luglio 2012

Un pane condiviso


17a domenica del T. O. (B)

Appunti per l'omelia

Da questa domenica, per quattro settimane, la liturgia ci introduce, dal vangelo di Marco al capitolo VI di Giovanni, con la moltiplicazione dei pani ed il successivo discorso nel quale Gesù rivela il vero significato di tale prodigio.
"Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei" (Gv 6,3-4). La scena evangelica evoca un'altra scena, quella dell'Esodo e di un altro monte, quello del Sinai, dove la Pasqua antica è sostituita dalla passione e risurrezione di Gesù. Come era successo che Dio sfamò il suo popolo con la manna nel deserto, ora è Gesù che sfama la folla con altri pani, prefigurazione di quel banchetto eucaristico, dove Dio sostiene il suo popolo con la parola e la "carne" del Figlio. È una folla che segue Gesù perché spinta dal bisogno, come succede sempre. Anche se la fede è imperfetta, nessuno viene respinto, perché sa che solo da Gesù può trovare risposta ai suoi problemi.
L'onnipotenza di Gesù appare in tutta la sua evidenza, ma è altrettanto evidente che Gesù si serve della nostra collaborazione, non parte da zero: ha bisogno del dono di quel ragazzo che offre i suoi cinque pani ed i suoi due pesci.
Nelle mani di Gesù le nostre "briciole" attivano una reazione a catena per effetto di una vera condivisione. Il vero miracolo, allora come oggi, comincia nel cuore di quel ragazzo e di ogni uomo, quando decide di condividere. E può cominciare anche qui, ora, in me, in te... anche in questa Eucaristia.
È significativo il fatto che sia Gesù a distribuire personalmente i pani ed i pesci: "prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne volevano" (Gv 6,11). È Lui che moltiplica, anche ora: Lui in me, in te, Lui in mezzo a noi!
Presenza che può dare le vertigini, se non sappiamo rimettere anche le "sorprese di Dio" al loro giusto posto e non ci esaltiamo fuori luogo, ma sappiamo essere, nell'umiltà, testimonianza e presenza di quel Gesù che vuole "ritirarsi sulla montagna, tutto solo" (cf Gv 6,15), dove, nel dialogo col Padre, rinnova la scelta di fedeltà alla sua missione.



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Prese i pani e li diede loro (Gv 6,11)
(vai al testo) - (pdf, formato A5)

Commenti alla Parola:
di Marinella Perroni (VP 2012)
di Claudio Arletti (VP 2009)
di Enzo Bianchi

martedì 24 luglio 2012

Diaconia, evangelizzazione e cultura digitale [6]


Del numero 173 della Rivista Il Diaconato in Italia (Diaconia, evangelizzazione e cultura digitale) segnalo alcuni articoli che ho riportato nel mio sito di testi e documenti:







Il rapido sviluppo delle tecnologie mediatiche (Magistero)
di Giovanni Paolo II

Il rapido sviluppo delle tecnologie nel campo dei media è sicuramente uno dei segni del progresso dell'odierna società. Guardando a queste novità in continua evoluzione, appare ancor più attuale quanto si legge nel Decreto del Concilio Ecumenico Vaticano II Inter mirifica, promulgato dal mio venerato predecessore, il servo di Dio Paolo VI, il 4 dicembre 1963: «Tra le meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto ai nostri giorni, l'ingegno umano, con l'aiuto di Dio, ha tratto dal creato, la Madre Chiesa accoglie e segue con speciale cura quelle che più direttamente riguardano lo spirito dell'uomo e che hanno aperto nuove vie per comunicare, con massima facilità, notizie, idee e insegnamenti d'ogni genere».
Sottotitoli:
Sulla scia del decreto Inter mirifica
Discernimento evangelico e impegno missionario
I media crocevia delle grandi questioni sociali
Comunicare con la forza dello Spirito Santo

[…]   Leggi tutto…


Silenzio e Parola cammino di evangelizzazione (Magistero)
di Benedetto XVI

[…]
Il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non esistono parole dense di contenuto. Nel silenzio ascoltiamo e conosciamo meglio noi stessi, nasce e si approfondisce il pensiero, comprendiamo con maggiore chiarezza ciò che desideriamo dire o ciò che ci attendiamo dall'altro, scegliamo come esprimerei. Tacendo si permette all'altra persona di parlare, di esprimere se stessa, e a noi di non rimanere legati, senza un opportuno confronto, soltanto alle nostre parole o alle nostre idee. Si apre così uno spazio di ascolto reciproco e diventa possibile una relazione umana più piena. Nel silenzio, ad esempio, si colgono i momenti più autentici della comunicazione tra coloro che si amano: il gesto, l'espressione del volto, il corpo come segni che manifestano la persona. Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolarmente intensa. Dal silenzio, dunque, deriva una comunicazione ancora più esigente, che chiama in causa la sensibilità e quella capacità di ascolto che spesso rivela la misura e la natura dei legami. […]   Leggi tutto…




venerdì 20 luglio 2012

La vita con Gesù



16a domenica del T. O. (B)

Appunti per l'omelia

In continuazione col brano evangelico della scorsa domenica, dove Gesù chiamò i suoi e cominciò ad inviarli ad annunciare il Vangelo, a scacciare i demoni e a guarire gli infermi (cf Mc 6,7-13), troviamo i dodici di ritorno dalla loro missione, soddisfatti ed entusiasti per il buon esito, con la gioia di condividere con Gesù e con gli altri le opere che Dio ha compiuto per mezzo loro.
I discepoli sono felici, ma stanchi… La sensibilità di Gesù li invita in disparte, in un luogo solitario a riposarsi un po'. Ma non da soli: "Venite…", cioè li chiama con sé, a restare con Lui. Non basta interrompere l'attività, spesso snervante, in un luogo qualunque per rifarsi le forze. Occorre riposarsi in compagnia! Solitudine e silenzio per dialogare con Gesù, individualmente ed insieme…
Invito di estrema attualità per ogni persona impegnata, soprattutto per chi è impegnato nella missione evangelizzatrice!
Invito per ogni cristiano a riscoprire che il ritrovarsi domenicale a celebrare l'Eucaristia, è riscoprire il luogo "in diparte" in cui recuperare l'equilibrio psicologico e spirituale, tonificati dalla Parola di Dio e dall'Eucaristia nell'esperienza della fraternità. È utopia o invito del Signore?
Eppure è da lì, da quel momento, sia pur breve, di intensa comunione con Dio e coi fratelli, che possiamo rivedere la molta folla che ci attende, sperduta e disorientata "come pecore senza pastore". È guardando a quella folla che anche noi con Gesù "proviamo compassione", ci sentiamo sconvolgere nell'intimo e proviamo quella tenerezza profonda e materna che contraddistingue l'amore di Dio per gli uomini. E solo a questa condizione possiamo anche coi, come Gesù e con Gesù, "insegnare loro molte cose", per "salvare" tutta la persona nella sua interezza, nel corpo e nello spirito, affinché non ci si disperda: l'ascolto, infatti, della Parola è l'antidoto contro ogni divisione e ci rende suoi discepoli nell'unità di una sola famiglia.




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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Venite in disparte in un luogo deserto (Mc 6,31)
(vai al testo) - (pdf, formato A5)

Commenti alla Parola:
di Marinella Perroni (VP 2012)
di Claudio Arletti (VP 2009)
di Enzo Bianchi



martedì 17 luglio 2012

Diaconia, evangelizzazione e cultura digitale [5]


Del numero 173 della Rivista Il Diaconato in Italia (Diaconia, evangelizzazione e cultura digitale) segnalo alcuni articoli che ho riportato nel mio sito di testi e documenti:







La diaconia: una bussola nel mare digitale (Approfondimento)
di Giovanni Chifari

In un'era digitale che favorisce percorsi e processi sempre più rapidi, veloci e mutevoli che sembrano sempre più estendersi a stili e prassi di vita, qualcuno potrebbe anche turbarsi, trovandosi di fronte a qualcosa di stabile e permanente, dalla vita matrimoniale ad un sacerdozio ben vissuto fino ad arrivare a coloro che permanenti lo sono per identità e anche profezia, come i diaconi. Non un gradino in meno o sotto, non tali per privazione, ma permanenti come segno di una diaconia della Chiesa e di una conformazione a Cristo che anche in quest'era digitale e tecnologizzata, liquida e complessa, può dire tanto all'uomo assorto e distratto del nostro tempo.
Sottotitoli:
Fra ieri e oggi
Dai recenti messaggi del Papa
Una questione antropologica
Diaconia verso i nativi digitali
Diaconia dell'annuncio oggi

[…]   Leggi tutto…


Chiesa,diaconi e mondo digitale (Servizio)
di Vincenzo Testa

Il diacono è anche ministro della Parola e quindi annunciatore del Vangelo. Si tratta di comunicare la buona notizia utilizzando tutti gli strumenti che questo nostro tempo offre e mette a disposizione perché la parole di Gesù possano veramente giungere a tutti. Quando parliamo di strumenti ci si riferisce a quelli che la tecnica e l'intelligenza dell'uomo sono riusciti a mettere a disposizione per favorire l'incontro, il dialogo, la conoscenza, il confronto e lo scambio di idee, opinioni e informazioni. È importante sottolineare che tutti gli strumenti costruiti dall'uomo sono in sé buoni se le finalità per le quali vengono utilizzati sono positivi. Ci si riferisce ai moderni sistemi di video comunicazione e, in particolare, ad internet che offre un'ampia gamma di opportunità per entrare in contatto con tante persone che, in altro modo, non si riesce più ad incontrare. […]   Leggi tutto…




domenica 15 luglio 2012

Lo sguardo del Papa


Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI è venuto in visita pastorale alla diocesi di Frascati, dove risiedo e presto il mio ministero diaconale, celebrando l'Eucaristia con noi.
Ho avuto la grazia di prestare servizio all'altare durante la celebrazione a stretto contatto col Santo Padre.
Non mi soffermo sui particolari della Visita, sia pur breve, preparata con impegno e con una intensa preghiera, quanto piuttosto su qualche particolare e su cosa questi hanno suscitato in me.
Mi porto nel cuore, e mi commuovo solo al pensiero, alcuni momenti speciali: lo sguardo dolce e profondo alla richiesta della benedizione prima della proclamazione del Vangelo, ma soprattutto allo scambio della pace. È stato come essere guardato da Gesù negli occhi, nel profondo dell'anima, e "sentire" di essere toccato dalla sua dolcezza.
Alla fine, poi, al rientro in chiesa, quella stretta di mano, forte, vigorosa! …E lo sguardo! … E la mia umile dichiarazione di fedeltà e di unità!
È stato come essere toccato dalla grazia e confermato nella mia donazione a Dio e al Vangelo.


venerdì 13 luglio 2012

Chiamati e inviati


15a domenica del T. O. (B)

Appunti per l'omelia

"Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due…" (Mc 6,7).
Già in precedenza l'evangelista Marco aveva descritto questa chiamata: "(Gesù) salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì dodici perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni" (Mc 3,13-15).
L'appartenenza a Gesù, che esprime l'identità del discepolo, è vissuta come comunione con Lui e come missione: chi accoglie la chiamata a seguire Gesù si impegna nella missione di annunciarlo e testimoniarlo, con le stesse sue motivazioni. E cosa muove Gesù a inviare i discepoli e questi ad accettarne la missione, se non la misericordia verso l'umanità ferita e bisognosa di Dio?
Essi vanno "a due a due", esprimendo in tal modo la comunione reciproca, l'amore scambievole, segno e testimonianza della loro comunione con Gesù, che è la condizione essenziale per la missione, testimonianza di quell'unità che è riflesso e partecipazione della vita di Dio. Confermano così con la vita quanto annunciano con le parole!
Coloro poi che sono inviati sono riconoscibili, allora come oggi, dal loro stile di sobrietà ed essenzialità, liberi dalle cose per essere totalmente disponibili e dediti alla missione. Non porteranno nulla con sé, se non il Vangelo; quel Vangelo che hanno cercato di assimilare e che non si stancheranno di assimilare, riponendo ogni fiducia nella forza del messaggio che annunciano e nella provvidenza del Padre.
Solo così potranno essere segno di quella Chiesa "serva e povera" che il Signore Gesù ha voluto e testimoniato con al sua "diaconia", non pretendendo per sé onori e trattamenti di riguardo: come servi umili e poveri saranno più coscienti della propria vocazione e dell'altissima missione che è stato loro affidata. Il successo poi non sarà sempre assicurato, perché anche il rifiuto va messo in preventivo: "Se non vi ascolteranno, andatevene scuotendo la polvere a testimonianza per loro" (cf Mc 6,11). Anche questo è un invito alla responsabilità di accogliere o meno gli inviati ed il loro messaggio: non è cosa indifferente accogliere o rifiutare il Vangelo, ma una scelta drammatica che coinvolge la vita presente e quella futura.
La responsabilità però di chi annuncia e la responsabilità di chi accoglie hanno il loro fondamento sull'incontro con Gesù e la comunione con Lui.



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Prese a mandarli a due a due (Mc 6,7)
(vai al testo) - (pdf, formato A5)

Commenti alla Parola:
di Marinella Perroni (VP 2012)
di Claudio Arletti (VP 2009)
di Enzo Bianchi



mercoledì 11 luglio 2012

Diaconia, evangelizzazione e cultura digitale [4]


Del numero 173 della Rivista Il Diaconato in Italia (Diaconia, evangelizzazione e cultura digitale) segnalo alcuni articoli che ho riportato nel mio sito di testi e documenti:







Nuovo e antico nel comunicare il Vangelo (Analisi)
di José Gabriel Mesa Angulo

Quando si pensa alla Nuova Evangelizzazione, subito possono sorgere due idee: una è quella di pensare a rinnovare la Chiesa, ma un'altra è quella di pensare che per sé stessa, l'evangelizzazione si riferisca a un compi di novità che non richiede dei nuovi nomi. Si potrebbe dire che ambedue le idee siano importanti, ma la naturalezza della Nuova Evangelizzazione non si sviluppa né a partire dall'idea che la Chiesa debba essere rinnovata, né di cambiare il processo di evangelizzazione dentro di essa. Invece si tratta di una novità nel processo, nei metodi, nelle espressioni; cioè una nuova proposta per fare dell'evangelizzazione in alcuni contesti, particolarmente toccati dal secolarismo, una realtà che risponda alle nuove sfide del mondo odierno, attraverso un processo di trasmissione della fede in maniera ancora più forte, più dinamica, più gioiosa, più incoraggiante e più prossima alle diverse realtà concrete che vive l'uomo nel mondo di oggi. È una proposta per mettere di nuovo Gesù Cristo al centro dei nuovi scenari, riprendendo il kerygma apostolico attraverso la via della bellezza in senso ampio, cioè quella che non riferisce soltanto a cose estetiche, ma alla stessa creazione di cui l'essere umano è la sua più alta espressione. […]   Leggi tutto…


Nel silenzio dei simboli (Riflessioni)
di Paola Castorina

Soffermarci in una chiesa quando è vuota è forse un'esperienza che non siamo abituati a fare, il silenzio umido che ci avvolge, il buio di altissimi soffitti che non trattengono i nostri pensieri. Fuori dalle celebrazioni, spesso attraversiamo le chiese con altri - pragmatici - scopi, ma se ci regaliamo questo tempo inutile, ci accorgeremo inondati da centinaia di codici rappresentativi, allegorie, simboli, che non sempre siamo in grado di leggere o valutiamo secondo stilemi estranei allo "scrittore", come se entrassimo in una moschea affrescata di sacre parole arabe, splendide a vedersi, ma che non immaginiamo nascondano un significato.
Una perplessità simile dovrebbe coglierci anche di fronte al linguaggio HTML (Hyper Text Markup Language, l'inglese è d'obbligo) che è il linguaggio solitamente usato per i documenti ipertestuali disponibili nel web: quali significati vengono trasportati oltre quello palesemente informativo e di intrattenimento? È un lavoro di interpretazione che spetta anche a noi: modesti fruitori di internet o super internauti apparteniamo ormai al mondo digitale. Ma i diaconi potrebbero trovarsi a interagire nel World Wide Web anche per altri motivi: interpellati dai figli/nipoti o chiamati a coprire il gap di sviluppo multimediale in cui vive la chiesa oggi: le domande del mondo digitale non sono poche. Preferisco parlare di mondo digitale piuttosto che di cultura digitale perché rende maggiormente la polarità fra convenzionalità e innovazione, tra standardizzazione e originalità, illusione e azione che caratterizzano quello che individuiamo come HCI (Human Computer Interaction). […]   Leggi tutto…


I giovani ai tempi di Twitter (Il Punto)
di Tonino Cantelmi

Il passaparola elettronico e la sua capacità di influenzare le opinioni trova forse una delle sue più evidenti espressioni in Twitter, che rappresenta il social network che più realizza il crowdsourcing, cioè lo sforzo collettivo di costruire una metodologia di collaborazione tra le persone, con inevitabili ricadute sulla credibilità dell'azione politica dei governi grazie alla possibilità di spostare il potere di influenzamento dalle gerarchie ai cittadini.
Sottotitoli:
Quale democrazia oggi?
L'esperienza estetica e il superamento della tecnoliquidità
Uno sguardo al futuro

[…]   Leggi tutto…


Le sfide del pensiero digitale (Interviste)
di Marco Ponzi

Un nuovo modo di evangelizzare?
La Chiesa deve certamente imparare ad annunciare Cristo secondo il linguaggio più facilmente e più direttamente comprensibile dall'uomo al quale si rivolge. Oggi si tratta dell'uomo dell'era digitale, della cultura digitale. […]
- Siete riusciti a trovare delle risposte?
Più che altro abbiamo individuato le realtà sulle quali è necessario intervenire per trovare risposte adeguate. L'accento è stato posto innanzitutto sull'attenzione pastorale da dedicare agli operatori del mondo della comunicazione. […]   Leggi tutto…




domenica 8 luglio 2012

La diaconia cristiana [21]


Vi segnalo la ventunesima ed ultima puntata della rubrica sulla "diaconia" (di cui ho parlato in post precedenti), dal titolo appunto La diaconia cristiana, che viene trasmessa su Tele Radio Padre Pio, a cura del prof. Giovanni Chifari, docente di Teologia Biblica presso l'Istituto Scienze religiose "Giovanni Paolo II" di Foggia.

Continuando ad approfondire il tema della diaconia politica, in questa puntata si parla della figura di don Giuseppe Dossetti, personaggio di spicco nella Chiesa e nella vita politica dell'Italia, segno di quella profezia vissuta dentro e fuori dalla Chiesa.
Si accenna alla sua vita, con una carrellata di foto significative ed una intervista finale dal vivo.
Lo vediamo convinto antifascista, partecipò alla Resistenza anche se si rifiutò sempre di usare le armi. Impegnato nella Democrazia Cristiana, fu eletto alla Costituente. Ma si ritirò dalla politica, non scendendo a compromessi, quando la sua presenza era considerata solo di facciata.

Si fece monaco nel 1956 e fondò la comunità monastica della "Piccola Famiglia dell'Annunziata", luogo di silenzio e di preghiera.
Fu anche accompagnatore del card. Lercaro al Concilio Vaticano II.

Guardando a Dossetti, a Sturzo e La Pira, di cui abbiamo parlato, possiamo attingere alla profezia del loro messaggio cristiano e scorgerne l'apporto antropologico e religioso quale sostanza dei processi politici in questa "notte dei valori".

Buon ascolto!


Ecco il link su youtube della puntata odierna:
http://www.youtube.com/watch?v=hr9ax0nhN4c

Link delle precedenti puntate:
La diaconia cristiana 1a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=mqU1-FvOkQ4
La diaconia cristiana 2a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=qddb2xaVRzk
La diaconia cristiana 3a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=MzhL4slFJ8M
La diaconia cristiana 4a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=UJ3EdS8ZSvg&list
La diaconia cristiana 5a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=luqjmEhLBWc
La diaconia cristiana 6a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=BF3piz9r2hw
La diaconia cristiana 7a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=Qi1d9wpkbto
La diaconia cristiana 8a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=yvkEGp7VfF8
La diaconia cristiana 9a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=Yrzu3Hu6TKA
La diaconia cristiana 10a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=Sck94yrqjiY
La diaconia cristiana 11a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=O057DbWneec
La diaconia cristiana 12a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=5EDGi1sj0Jk
La diaconia cristiana 13a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=wYj9HSHgjeY
La diaconia cristiana 14a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=Jv-auBGb2CQ
La diaconia cristiana 15a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=WljjPI41AJM
La diaconia cristiana 16a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=lYEJimulS1E
La diaconia cristiana 17a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=OJ-lZ9Z1AG0
La diaconia cristiana – intervista testimonianza sul diaconato: http://www.youtube.com/watch?v=ogJNZ8ABq0Y
La diaconia cristiana 18a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=rb-Ul1PjnkM
La diaconia cristiana 19a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=0svfK2VSCFc
La diaconia cristiana 20a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=JSCjmoLzQhI
La diaconia cristiana – intervista a Vincenzo Petrolinohttp://www.youtube.com/watch?v=4ZP9_Hj2vIM


La rubrica è in onda il giovedì dopo la preghiera dei Vespri, ore 19.20 circa.
Inoltre l'intera puntata è visibile su youtube al canale Padre Pio TV
(http://www.youtube.com/user/padrepiotv).
Inoltre può essere vista sia sul digitale terrestre, canale 145, sia su SKY, e anche sul sito
http://www.teleradiopadrepio.it/

venerdì 6 luglio 2012

La nostra incredulità



14a domenica del T.O. (B)

Appunti per l'omelia

Spesso, nel vangelo di Marco, troviamo episodi di incomprensione e di ostilità nei confronti di Gesù da parte delle più diverse categorie di persone: dalla classe dirigente a quella dei parenti stessi e dei suoi concittadini, come narrato appunto nel brano evangelico proposto per questa domenica.
È una esperienza ricorrente constatare che quando Dio si impegna intensamente in favore degli uomini, questi danno una risposta fallimentare e deludente. Così, dall'atteggiamento emotivo di Gesù possiamo intravedere la reazione di Dio che non rimane indifferente alla risposta degli uomini: "E si meravigliava della loro incredulità" (Mc 6,6).
Quanto è difficile capire che sia Gesù! Chi entra in contatto con Lui sente affiorare inevitabilmente la domanda sulla sua identità. E le risposte sono spesso affrettate e condizionate da una quotidianità che non ci fa alzare lo sguardo verso orizzonti più alti. Ci è difficile cogliere la presenza di Dio nella nostra vita di ogni giorno, soprattutto nei limiti della nostra esistenza umana.
Così è successo a Gesù: sanno che è il figlio del carpentiere, conoscono la madre e i suoi parenti…; è uno di loro, cresciuto in mezzo a loro… di una insignificante famiglia del villaggio…
Dal primo stupore per le parole pronunciate nella sinagoga, allo scetticismo incredulo: "era per loro motivo di scandalo" (Mc 6,3). La radice di tale incredulità è proprio l'incapacità di riconoscere la presenza e l'azione di Dio in ciò che è umile e quotidiano. Lo scandalo, l'ostacolo a credere deriva dal fatto che Gesù non risponde alla loro immagine di Dio. Qual è quel Dio che si manifesta a noi nell'umiltà della condizione umana, nell'abbassamento più totale, nell'essere uno di noi, se non quel Dio che è Amore e perché tale non può che abbassarsi per potersi manifestare?
Lo scandalo dell'Incarnazione ed ancora di più quello della Croce ci mettono di fronte a Colui che, per amore, per portarci nel Suo Cielo, è sceso sulla nostra Terra, uno di noi, uomo come noi… Solo la fede può produrre il miracolo di un incontro profondo, intimo, con Dio. Per questo Gesù fece pochi miracoli tra i suoi, perché il miracolo è sempre una risposta della fede e si può leggere soltanto alla luce della fede. E solo alcuni pochi ne fanno esperienza…
Così succede anche nelle nostre comunità cristiane e nella nostra vita personale: se Gesù può fare solo pochi miracoli (quei miracoli che possono far rifiorire le nostre comunità stanche e rinnovare le nostre persone), non è forse perché ci siamo lasciati giocare dalla falsa presunzione di avere familiarità con Gesù, di sapere tutto di Lui, incapaci di superare i nostri schemi ed essere più attenti alle sorprese di Dio?
È inquietante l'affermazione: "Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti ed in casa sua" (Mc 6,4).
E noi?



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Si meravigliava della loro incredulità (Mc 6,6)
(vai al testo) - (pdf, formato A5)

Commenti alla Parola:
di Marinella Perroni (VP 2012)
di Claudio Arletti (VP 2009)
di Enzo Bianchi


mercoledì 4 luglio 2012

La diaconia cristiana - Intervista a V. Petrolino


Nell'ambito della trasmissione della rubrica sulla "diaconia" (di cui ho parlato in post precedenti), dal titolo appunto La diaconia cristiana, che viene trasmessa su Tele Radio Padre Pio, vi segnalo l'intervista che è stata realizzata al diacono Vincenzo Petrolino, della diocesi di Reggio Calabria, presidente della Comunità del Diaconato in Italia, associazione che ha promosso nelle Chiese locali il diaconato, fin dalla sua reintroduzione come ministero permanente e tiene vivo nelle Chiese locali questo ministero, collaborando con gli organismi delle varie diocesi.
Petrolino racconta ai microfoni di Tele Padre Pio, in quello che è lo spazio televisivo dedicato alla diaconia cristiana, le attività e gli obiettivi della associazione.
In questa intervista, realizzata il 18 giugno scorso alla vigilia del Congresso che la Comunità del Diaconato in Italia ha tenuto a Roma il 19 e il 20 del mese scorso, e di cui ho parlato in questo blog (leggi il post), si parla anche delle principali attività dell'associazione, quali appunto il Congresso Nazionale che si svolge ogni due anni, itinerante nelle varie diocesi, intercalato da un Congresso interregionale, come quello svoltosi a Roma il mese scorso.
Attività molto importante è inoltre la Rivista Il diaconato in Italia, che i lettori di questo blog conoscono; Rivista unica nel suo genere in Italia, che tratta espressamente del diaconato.
Interessante poi la testimonianza di Petrolino sulla sua chiamata personale al diaconato, ai suoi impegni sia diocesani che nazionali ed internazionali legati al diaconato.
In un breve excursus sul diaconato in Italia (attualmente in Italia ci sono circa 3900 diaconi) vengono evidenziate tre generazioni di diaconi: la prima, subito dopo il Concilio Vaticano II, formata da persone generose ed entusiaste, ma la cui preparazione e discernimento vennero in seguito ritenuti non sufficientemente adeguati.
La seconda generazione invece è stata caratterizzata da un più specifico impegno nella formazione. In questa terza ed attuale generazione di diaconi si evidenziano invece aspetti di una formazione più adeguata e di un discernimento più oculato.
Inevitabili, in questi anni, sono state le difficoltà, soprattutto perché nelle nostre comunità gli spazi diaconali erano occupati dai laici o dagli stessi presbiteri. Ma si va sempre più rafforzando la convinzione che il diacono, al di là dei compiti concreti che gli vengono affidati, gli viene riconosciuta la sua valenza sacramentale, quale segno di Cristo Servo, per tutta la Chiesa.
Dei diaconi, infatti, i vescovi hanno messo in risalto, non tanto il loro compito funzionale, quanto quello di essere "gli eletti dispensatori della Carità", che, insieme ai presbiteri, devono saper "osare il coraggio della speranza".

Buon ascolto!


Ecco il link su youtube della puntata odierna:
http://www.youtube.com/watch?v=4ZP9_Hj2vIM

Link delle precedenti puntate:
La diaconia cristiana 1a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=mqU1-FvOkQ4
La diaconia cristiana 2a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=qddb2xaVRzk
La diaconia cristiana 3a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=MzhL4slFJ8M
La diaconia cristiana 4a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=UJ3EdS8ZSvg&list
La diaconia cristiana 5a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=luqjmEhLBWc
La diaconia cristiana 6a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=BF3piz9r2hw
La diaconia cristiana 7a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=Qi1d9wpkbto
La diaconia cristiana 8a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=yvkEGp7VfF8
La diaconia cristiana 9a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=Yrzu3Hu6TKA
La diaconia cristiana 10a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=Sck94yrqjiY
La diaconia cristiana 11a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=O057DbWneec
La diaconia cristiana 12a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=5EDGi1sj0Jk
La diaconia cristiana 13a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=wYj9HSHgjeY
La diaconia cristiana 14a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=Jv-auBGb2CQ
La diaconia cristiana 15a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=WljjPI41AJM
La diaconia cristiana 16a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=lYEJimulS1E
La diaconia cristiana 17a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=OJ-lZ9Z1AG0
La diaconia cristiana – intervista testimonianza sul diaconato: http://www.youtube.com/watch?v=ogJNZ8ABq0Y
La diaconia cristiana 18a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=rb-Ul1PjnkM
La diaconia cristiana 19a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=0svfK2VSCFc
La diaconia cristiana 20a puntata: http://www.youtube.com/watch?v=JSCjmoLzQhI


La rubrica è in onda il giovedì dopo la preghiera dei Vespri, ore 19.20 circa.
Inoltre l'intera puntata è visibile su youtube al canale Padre Pio TV
(http://www.youtube.com/user/padrepiotv).
Inoltre può essere vista sia sul digitale terrestre, canale 145, sia su SKY, e anche sul sito
http://www.teleradiopadrepio.it/