Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


mercoledì 17 ottobre 2012

Un ministero "collettivo"


Nel fare memoria, oggi, di sant'Ignazio di Antiochia, mi sono soffermato a considerare la sua visione del ministero ordinato, ministero che è per sua natura "collettivo", con l'urgenza di una concreta testimonianza di comunione "affettiva ed effettiva".

Riporto un passo tratto dalla Lettera ai cristiani di Tralle.


«Siete sottomessi al vescovo come a Gesù Cristo, e perciò non vivete secondo gli uomini, ma secondo Gesù Cristo che è morto per noi. Credendo nella morte di lui, sfuggite alla morte. È necessario che, come già fate, nulla facciate senza il vescovo e che siate sottomessi anche al collegio presbiterale come agli apostoli di Gesù Cristo, nostra speranza, per essere trovati in comunione con lui.
È necessario che anche i diaconi, quali ministri dei misteri di Gesù Cristo, siano accetti a tutti in ogni cosa: non sono infatti ministri di cibi o di bevande, ma della Chiesa di Dio, e devono perciò tenersi lontani da qualsiasi colpa come dal fuoco. Da parte loro, tutti rispettino i diaconi come Gesù Cristo, onorino particolarmente il vescovo, che è immagine del Padre, e i presbiteri quale senato di Dio e assemblea degli apostoli. Senza di essi non si può parlare di chiesa».



Nessun commento:

Posta un commento