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venerdì 9 marzo 2012

Il nuovo Tempio



3a domenica di Quaresima (B)

Appunti per l'omelia

Il cammino di conversione ci porta, in questa III domenica di Quaresima, a mettere a fuoco il nostro rapporto con Dio: "Non avrai altri dei di fonte a me" (Es 20,3). Il racconto dell'esperienza di liberazione del popolo ebreo dall'Egitto da una condizione di schiavitù e la progressiva conquista della propria identità è di estrema attualità. La coscienza dell'uomo contemporaneo infatti è lacerata da una sorta di identità perduta, dove il senso stesso di riscatto e di liberazione è soffocato da un relativismo che gli impedisce di respirare quell'aria pura che gli darebbe vita e lucidità.
L'esperienza del Sinai, con l'accoglienza delle Tavole della Legge, è l'esperienza di un Dio che salva, che ti conduce alla libertà, che ti lega in un rapporto di comunione speciale: "Non avrai altri dei di fonte a me". L'osservanza dei comandamenti poi è la risposta cosciente di coloro che hanno fatto l'esperienza di questa liberazione, che, in ultima istanza, è liberazione integrale della persona.
Ma il segno perfetto dell'Alleanza tra Dio e gli uomini si realizza nella persona del Figlio Gesù, il Cristo, Parola di Dio per l'umanità, Buona Notizia per ogni uomo che viene in questo mondo, Vangelo vivente del Padre.
Nessun comandamento della Legge antica verrà abolito, ma portato a compimento e riassunto nel duplice precetto dell'amore di Dio e del prossimo. La Persona stessa del Cristo diventa pertanto luogo della presenza divina, nuova "tavola" dell'Alleanza non scritta su tavole di pietra, ma sancita nel sangue versato per tutti. Il Cristo crocifisso, che Paolo predica (cf. 1Cor 1,23), è la sintesi vissuta con somma perfezione di tutti comandamenti, manifestazione genuina della Legge di Dio, l'amore.
Se il Tempio per gli antichi ebrei era il segno ed il luogo della presenza di Dio fra gli uomini, ora, nei tempi nuovi, lo stesso Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi nella Persona del Figlio: Egli è veramente il "Dio-con-noi".
Gesù, scacciando fuori dal tempio tutti i venditori, instaura la nuova era in cui il tempio, purificato da ogni profanazione, diventa il vero luogo dell'incontro dell'uomo con Dio, "casa di preghiera per tutti i popoli" (Is 56,7).
In Gesù, ogni uomo ed ogni donna di tutti i tempi potranno fare l'esperienza dell'incontro reale con Dio. Il suo Corpo, nuovo tempio distrutto e fatto risorgere, ha preso forma nella comunità dei credenti, suo vero Corpo, dimora dello Spirito Santo, presenza viva del Risorto.



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Molti credettero nel suo nome (Gv 2,23)
(vai al testo) - (pdf, formato A5)

Commenti alla Parola:
di Marinella Perroni (VP 2012)
di Claudio Arletti (VP 2009)
di Enzo Bianchi



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