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lunedì 11 aprile 2011

In attesa della vita piena


Ho davanti agli occhi la commovente scena della risurrezione di Lazzaro, di cui parla il vangelo di ieri, V domenica di Quaresima, ed un senso di gratitudine mi riempie il cuore per il dono inestimabile della Vita, quella che dà senso ad ogni vita. È Gesù stesso che me la dona, la sua Vita! Cioè Lui stesso! … nel "sonno" di questa mia esistenza terrena.
Lazzaro vieni fuori! E quel grido chiama anche me ad uscire dal mio sepolcro…
Occorre credere che Lui può farlo, ora, adesso!
Sì, Gesù, tu mi comandi di uscire dalla tomba del mio egoismo, della mia inerte solitudine, dalla mia incapacità di amare, dal buio del mio peccato…
Sì, credo! …al di là di ogni apparenza, oltre i "quattro giorni" di sepoltura, al di là dei miei limiti, oltre il "cattivo odore" che emana dall'interno del sepolcro dei miei peccati…
Sì, tu sei lì, Gesù, diritto davanti a quella pietra, che mi aspetti…
Di fronte al pianto delle sorelle e degli amici, anche tu sei scoppiato in pianto…
Soffri con noi, per noi, come per un amico carissimo, come per un fratello…
È un dolore che nasce dall'amore di una condivisione piena.
Sei il divino modello per la nostra vita, personale e comunitaria…
È in questa condivisione, in questa reciprocità d'amore, diaconia perfetta, la sorgente della Vita… per noi, per tutti. Così la Vita continuamente nasce e rinasce, in noi e negli altri assieme a noi… preludio alla vita piena che ci attende nel seno del Padre.

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