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giovedì 17 marzo 2011

I Cristiani, compagni di viaggio


In questo giorno, in cui si celebra i 150 anni dell'unità d'Italia, mi viene spontaneo pensare, non solo alla fatica di sentirsi una "unità" pur nella diversità, ma ancora di più al fatto che questa emozionante ed esaltante realtà diventi e sia vita costitutiva della nostra identità italiana ed una ricchezza di cui forse non ce ne rendiamo pienamente conto.
In questo contesto, dove tutti sono chiamati a fare la propria parte, mi piace riportare un passo della "Nota pastorale" della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, Le comunità cristiane educano al sociale e al politico, 1998.
«Le comunità cristiane non si propongono come detentrici di soluzioni per ogni problema, ma piuttosto, come compagne di viaggio, intendono sostenere e incoraggiare la ricerca di orientamento e di direzione. Comunità di cristiani adulti che nelle complessità imparano a confrontarsi senza fughe; a entrare nel vivo dei problemi… Cristiani che non si abbandonano al pessimismo sulla tragicità dell'oggi; ma cercano i segni dei tempi in cui sono stati chiamati a vivere… La capacità di discernimento aiuta a uscire dagli stereotipi di cristiani spauriti e angosciati, o che semplicemente stanno alla finestra, ed è il segno di una maturità che nel presente ha una verità da dire e delle proposte da sostenere, che non vive ai margini della realtà, ma con coraggio si assume la propria responsabilità delle situazioni...».

Auguri, Italia !

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