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venerdì 5 dicembre 2008

Essere fecondi

"Chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia" (Mt 7,24-25). Diversamente si costruisce, da stolti, sulla sabbia (cf Mt 7,26-27).
Chi ascolta "costruisce" comunque, ma a seconda di dove si costruisce si sperimenta l'esito della nostra opera.
E' certo: non mettere in pratica la Parola, significa essere sterili.
Chi ascolta "costruisce", ma chi mette in pratica "costruisce sulla roccia", cioè le sue opere sono solide, hanno un futuro, sono feconde: sta proprio qui la fecondità e la stabilità del nostro ascoltare la Parola.
Sono convinto che è cosa ottima (anzi necessaria) ascoltare, imparare, leggere, meditare: costruisce... e gratifica; ma se non metto in pratica, rimango sterile.
Spero di non essermene accorto troppo tardi...

Un altro aspetto, poi, di come la Parola possa produrre tutti i suoi frutti in maniera abbondante è quando viene vissuta in comunione con altri. Ho provato a vivere così, insieme ad altri: si viene a creare una "circolazione" spirituale che produce i suoi frutti, che fa crescere la comunità. I frutti della Parola vissuta vengono comunicati, donati, per la crescita dell'intero "corpo", per la costruzione della casa su un fondamento stabile, sulla roccia.
Molte volte mi sono chiesto quale fosse il mio compito in seno alla comunità che sono chiamato a servire, nella diaconia della Parola. E' fuor di dubbio: vivere e comunicare: suscitare nelle persone questa "comunione" nella Parola, nelle esperienze della Parola, in modo che la comunità prenda coscienza di essere luogo della presenza della Parola, Chiesa, Verbo incarnato.

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