Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


martedì 29 aprile 2008

Sangue e fuoco!


Al termine di questa giornata, in cui si celebra la festa di santa Caterina da Siena, raccolgo un po' i pensieri che mi hanno accompagnato quest'oggi.
Con il motto "Sangue e fuoco!" si può sintetizzare la spiritualità della santa senese.




"Tu, Trinità eterna, sei come un mare profondo, in cui più cerco e più trovo; e quanto più trovo, più cresce la sete di cercarti.
O Trinità eterna, sei creatore ed io creatura; ed ho conosciuto – perché tu me ne hai data l'intelligenza, quando mi hai ricreata con il sangue del tuo Figlio – che tu sei innamorato della bellezza della tua creatura.
O abisso, o Trinità eterna, o mare profondo! Tu sei un fuoco che arde sempre e non si consuma. Sei tu che consumi col tuo calore ogni amor proprio dell'anima. Tu sei fuoco che toglie ogni freddezza, e illumini le menti con la tua luce, con quella luce con cui mi hai fatto conoscere la tua verità".
(Dal «Dialogo della Divina Provvidenza» di santa Caterina da Siena, libero adattamento).

Il sangue, il fuoco… Tutto quanto mi richiama un aspetto della spiritualità diaconale, che trova il suo centro nel sangue di Cristo.
Al diacono, infatti, l'essere "ministro del calice" richiama il suo "essere Cristo" che dà la vita, che versa il suo sangue… Nel segno e nella vita il diacono esprime quella carità concreta che è canale all'Amore di Dio e porta all'unità.

Scrive san Giovanni nella sua prima lettera: "Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato" (1Gv 1,5-7).

Nessun commento:

Posta un commento